PESCARA Sul caso del fondo per le non autosufficienze non utilizzato dalla Regione (8 milioni 290mila euro per l'Abruzzo), denunciato dal consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Domenico Pettinari, l'assessore regionale alle Politiche sociali Marinella Sclocco ha replicato di aver inviato una nota al Ministero competente a luglio.
Ma su questo punto lo stesso Pettinari «pizzica» la Sclocco, rivelando che «il Decreto ministeriale del 7 maggio 2014 è stato registrato alla Corte dei conti il 7 agosto. Preciso che l'articolo 5 del Decreto stabilisce per le Regioni l'obbligo di comunicare il programma attuativo al Ministero che entro 30 giorni, una volta verificata la coerenza dei programmi regionali con quanto previsto dal Decreto ministeriale, procederà alla erogazione delle risorse. Ulteriore adempimento per le regioni per ottenere i fondi è la presentazione della rendicontazione delle spese dell'anno precedente. Ora appare alquanto curioso che l'assessore abbia inviato comunicazioni (?) in merito al Ministero già nel mese di luglio, visto che il Decreto è stato registrato alla Corte dei Conti solo il 7 agosto. Appare ancor più curioso che l'assessore possa averlo fatto senza approvare formalmente un atto di programmazione regionale (mediante delibera di Giunta) come hanno fatto tutte le Giunte precedenti all'attuale».
Pettinari non vuole guastarsi la festa della Città in Movimento organizzata dai 5 Stelle, che ieri ha portato in piazza Sacro Cuore attivisti e non, ma comunque non crede alla Sclocco e rincara la dose: «Grazie alla inerzia dimostrata, dai fatti, dell’attuale assessore competente, se anche arrivasse a fare oggi tutto quello che ha dichiarato di avere già fatto, senza lasciarne traccia in atti di Giunta, i Comuni non riuscirebbero mai a programmare e spendere le risorse entro il 2014. Ancor più grave se si pensa che sarebbe stata fatta una ripartizione e programmazione di ingenti risorse pubbliche (circa 9 milioni di euro) senza un atto di indirizzo politico (passaggio in Giunta o in Consiglio). Invitiamo pertanto il competente assessore e il sicuramente più competente presidente ad attivarsi immediatamente per evitare tale danno ai Comuni e alle persone non autosufficienti dell'Abruzzo, già duramente provati dagli ultimi atti del commissario ad acta in tema di compartecipazione ai servizi sociosanitari». La vicenda non sembra destinata a concludersi qui .