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Pescara, 24/11/2024
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Data: 29/09/2014
Testata giornalistica: Il Tempo d'Abruzzo
Con Fusilli Pescara fa il record di parlamentari. Il capoluogo adriatico ha dieci rappresentanti. Mai prima una pattuglia così numerosa

PESCARA Nella storia parlamentare, Pescara non aveva mai avuto una pattuglia così numerosa come quella che attualmente siede a Montecitorio e a Palazzo Madama: nove deputati e tre senatori. Già questo è un record assoluto, ma presto il primato sarà battuto perché si aggiungerà il decimo parlamentare (settimo deputato della serie) nella persona di Gianluca Fusilli. Questi subentrerà a Giovanni Legnini che, in seguito all'elezione a vice presidente del Consiglio superiore della Magistratura, lascerà il proprio seggio alla Camera. Fusilli era solo il secondo dei non eletti nelle file del Pd, ma toccherà a lui poiché il primo, Giovanni Lolli, resterà in Regione a fare il vice di Luciano D'Alfonso con la missione principale di occuparsi della ricostruzione del capoluogo. Fusilli, dunque, va a completare la più folta squadra mai avuta dalla comunità pescarese a Roma dove raggiungerà i colleghi del Pd Vittoria D'Incecco e Antonio Castricone, quelli del Nuovo centrodestra Federica Chiavaroli e Gaetano Quagliariello, entrambi senatori, il deputato di Sel Gianni Melilla e l'altro senatore, ma di Forza Italia, Antonio Razzi, e i tre deputati del Movimento 5 Stelle Gianluca Vacca, Andrea Colletti e Daniele Del Grosso. A cercare il pelo nell'uovo non tutti e dieci sono pescaresi o del Pescarese, ci sono anche gli «stranieri» Quagliariello e Razzi, ma tutti, ed è quel che conta, sono stati eletti nel Collegio di Pescara. Dieci parlamentari in tutto, dei quali la metà (i tre del Pd e i due di Ncd) fanno parte della maggioranza di governo. Ciò è potuto accadere anche perché in passato per essere eletti bisognava prendere voti e basta, a prescindere dalla collocazione nella lista del partito. Ora, invece, le liste sono bloccate e chi ha la fortuna di essere inserito nei primi posti ha buone chances di entrare. Non a caso, fino agli anni Novanta il Collegio di Pescara ha avuto al massimo due rappresentanti, solitamente un democristiano e un comunista. Così capitava che in Parlamento figurassero rispettivamente Giuseppe Quieti e Nevio Felicetti o Francesco Saverio D'Angelosante, Gaetano Novello e Michele Ciafardini o Bruno Viserta, in tempi più recenti Franco Marini per il centrosinistra (Popolari e Margherita), Nino Sospiri (Alleanza nazionale), Giovanni Dell'Elce e Andrea Pastore (Forza Italia). Nella politica 2.0 è cambiato tutto, almeno sul piano numerico, e i numeri premiano Pescara e il suo territorio come presenza nei palazzi del potere. Con ben cinque rappresentanti di partiti che governano (Pd e Ncd), anche questo un altro record assoluto. Nella quantità, gli amministratori locali attendono di trovare anche quel pizzico di qualità che fa la differenza a favore del loro territorio. Guerino Testa, presidente della Povincia, è piuttosto scettico. «Molte volte - ha detto con una nota di sarcasmo - è accaduto che le decisioni prese a Roma le abbiamo conosciute solo attraverso i giornali».

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