PESCARA Nella storia parlamentare, Pescara non aveva mai avuto una pattuglia così numerosa come quella che attualmente siede a Montecitorio e a Palazzo Madama: nove deputati e tre senatori. Già questo è un record assoluto, ma presto il primato sarà battuto perché si aggiungerà il decimo parlamentare (settimo deputato della serie) nella persona di Gianluca Fusilli. Questi subentrerà a Giovanni Legnini che, in seguito all'elezione a vice presidente del Consiglio superiore della Magistratura, lascerà il proprio seggio alla Camera. Fusilli era solo il secondo dei non eletti nelle file del Pd, ma toccherà a lui poiché il primo, Giovanni Lolli, resterà in Regione a fare il vice di Luciano D'Alfonso con la missione principale di occuparsi della ricostruzione del capoluogo. Fusilli, dunque, va a completare la più folta squadra mai avuta dalla comunità pescarese a Roma dove raggiungerà i colleghi del Pd Vittoria D'Incecco e Antonio Castricone, quelli del Nuovo centrodestra Federica Chiavaroli e Gaetano Quagliariello, entrambi senatori, il deputato di Sel Gianni Melilla e l'altro senatore, ma di Forza Italia, Antonio Razzi, e i tre deputati del Movimento 5 Stelle Gianluca Vacca, Andrea Colletti e Daniele Del Grosso. A cercare il pelo nell'uovo non tutti e dieci sono pescaresi o del Pescarese, ci sono anche gli «stranieri» Quagliariello e Razzi, ma tutti, ed è quel che conta, sono stati eletti nel Collegio di Pescara. Dieci parlamentari in tutto, dei quali la metà (i tre del Pd e i due di Ncd) fanno parte della maggioranza di governo. Ciò è potuto accadere anche perché in passato per essere eletti bisognava prendere voti e basta, a prescindere dalla collocazione nella lista del partito. Ora, invece, le liste sono bloccate e chi ha la fortuna di essere inserito nei primi posti ha buone chances di entrare. Non a caso, fino agli anni Novanta il Collegio di Pescara ha avuto al massimo due rappresentanti, solitamente un democristiano e un comunista. Così capitava che in Parlamento figurassero rispettivamente Giuseppe Quieti e Nevio Felicetti o Francesco Saverio D'Angelosante, Gaetano Novello e Michele Ciafardini o Bruno Viserta, in tempi più recenti Franco Marini per il centrosinistra (Popolari e Margherita), Nino Sospiri (Alleanza nazionale), Giovanni Dell'Elce e Andrea Pastore (Forza Italia). Nella politica 2.0 è cambiato tutto, almeno sul piano numerico, e i numeri premiano Pescara e il suo territorio come presenza nei palazzi del potere. Con ben cinque rappresentanti di partiti che governano (Pd e Ncd), anche questo un altro record assoluto. Nella quantità, gli amministratori locali attendono di trovare anche quel pizzico di qualità che fa la differenza a favore del loro territorio. Guerino Testa, presidente della Povincia, è piuttosto scettico. «Molte volte - ha detto con una nota di sarcasmo - è accaduto che le decisioni prese a Roma le abbiamo conosciute solo attraverso i giornali».