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Pescara, 24/11/2024
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Data: 30/09/2014
Testata giornalistica: Il Messaggero
Maxi aumento per il gas, sale anche la luce Per il metano + 5,4% l’elettricità rincara dell’1,7%

ROMA Che prima o poi la crisi ucraina avrebbe presentato il conto alle famiglie italiane, era scontato. Ma forse in pochi si aspettavano una stangata d’autunno così pesante: da domani il gas sarà più caro del 5,4%. Vale a dire che l’aggravio in bolletta di circa 19 euro per il trimestre ottobre-dicembre. Ci pensano invece gli incentivi alle fonti rinnovabili (+0,4%) e il fardello dei prelievi di Stato per la componente A2 (+0,6% per il pagamento di 200 milioni richiesti per 2012 e 2013) legata allo smantellamento delle centrali nucleari a spiegare l’aumento dell’1,7% della luce. Anche perchè l’attesa riduzione dei cosiddetti «oneri di sistema» promessi dal «Decreto del fare» non sono ancora arrivati (mancano i decreti attuativi). Risultato: l’aumento medio della luce in bolletta sarà di circa 2 euro. In tutto, le famiglie devono mettere in conto un aggravio a trimestre di 21 euro.
LA CORSA DEI PREZZI UE

A fissare i paletti delle nuove tariffe è l’Autorità per l’energia e il gas. Dopo sei trimestri consecutivi in calo in un anno e mezzo le famiglie italiane di troveranno a pagare «le tensioni sui mercati legate agli attesi rialzi stagionali della materia prima», ma anche il prezzo della crisi Ucraina. Del resto, i prezzi italiani del gas ormai agganciati a quelli segnati dalle borse europee si sono trovati a fare i conti con incrementi intorno al 9% da metà luglio a fine settembre. Incrementi generalizzati dei prezzi spot sugli hub europei alimentati dai timori di una sospensione delle forniture con l’approssimarsi dell’inverno, visto che il 30% del metano che si consuma in Europa occidentale arriva dai giacimenti di Gazprom passando proprio dall’Ucraina. Proprio con l’intento di evitare uno choc, operatori e governi si sono affrettati a riempire gli stoccaggi in vista dell’inverno. L’acuirsi della crisi ha fatto poi il resto sul prezzo europeo del gas. Così si spiega il rialzo della materia prima all’ingrosso (+6,4%), a cui si sono aggiunti gli aumenti degli oneri di stoccaggio (+1,2%), per un totale di un +7,6%. Un incremento «in parte controbilanciato dalla riduzione dell’2,2% delle componenti (CPR e CCR) per la rinegoziazione dei contratti pluriennali e alle modalità di approvvigionamento», ha spiegato l’Autorità.
L’unica consolazione è su base annua. Con i prezzi italiani agganciati a quelli Ue, e non più indicizzati al petrolio e ai contratti a lungo termine, la famiglia tipo nel 2014 avrà risparmiato 84 euro rispetto ai 1.257 euro complessivi della bolletta del gas di tutto il 2013.
A conti fatti, però la spesa media annua a famiglia è fissata a quota 521 euro per l’elettricità, di cui 115 euro soltanto per i famosi «oneri di sistema» che vanno a finire allo Stato. Quanto al gas, la spesa annua arriva a 1.148 euro, di cui il 36% a titolo di imposte. Immediato l’allarme del Codacons: l’aumento delle tariffe di gas ed elettricità è «una pessima notizia per le famiglie italiane» e un rischio ulteriore per i consumi. Il Governo «riduca al più presto il peso fiscale sulle forniture energetiche», sollecita il presidente Carlo Rienzi, «allineando le imposte alla media Ue» (20%).

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