PESCARA Arriva oggi in giunta regionale il nuovo “layout” della Regione. La nuova mappa degli uffici e delle funzioni annunciata dalla legge 35 del 2014 e ora messa in opera dal riordino delle direzioni, diventate nel frattempo dipartimenti. Modifica non solo funzionale ma di concetto, secondo gli intendimenti del presidente Luciano D’Alfonso e dell’assessore al personale Silvio Paolucci. Sei le direzioni (erano 14 prima del riordino), alle quali si aggiunge «in posizione sovraordinata» una settima: la direzione generale, l’organismo al quale D’Alfonso intende affidare quegli «atti d’impulso» necessari a far marciare i dipartimenti secondo i programmi e gli obiettivi stabiliti. Compito strategico e molto delicato. Il direttore generale avrà, tra le altre competenze, stabilite dalla giunta, la possibilità di «fissare un termine» entro il quale un provvedimento «deve essere adottato». Dunque porrà paletti rigidi ai direttori dei dipartimenti. E «qualora l’inerzia permanga», dice la legge, «può nominare un altro direttore per l’adozione del provvedimento», applicando sanzioni nei confronti del responsabile. Rilevante anche l’attribuzione della governance («sotto il profilo dell’analisi dei bilanci») degli enti strumentali e delle società partecipate della Regione. Nell’ambito delle strutture previste c’è anche il Gabinetto di presidenza, che si articolerà in uffici che saranno definiti in un successivo atto di organizzazione. Organismo di verifica, certificazione e controllo è l’Autorità di audit che si occuperà di fondi comunitari e di enti regionali. I dipartimenti veri e propri saranno sei (ma i titoli potranno cambiare): il dipartimento della Presidenza si occuperà di tutte le politiche legislative riferibili alle iniziative regionali. Al dipartimento Risorse e organizzazione sarà affidato il personale, il Bilancio, il patrimonio immobiliare, i beni mobili e lo sviluppo tecnologico. Il dipartimento Opere pubbliche, territorio e ambiente, riunirà tutte le competenze in materia edilizia, infrastrutturale, paesaggistica ecc. Ci sarà poi un unico dipartimento per lo Sviluppo economico e per le Politiche agricole. E un dipartimento che riunirà la Mobilità, il Turismo e la Cultura. Infine sarà costituito un dipartimento Socio-sanitario che si occuperà del sistema sanitario regionale, di politiche di integrazione e coesione sociale, di politiche per la familia, e di sport e benessere sportivo.