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Data: 30/09/2014
Testata giornalistica: Il Tempo
Inps, Renzi vuole sbarrare la strada alla Cisl

La voce era cominciata a circolare con insistenza prima dell’annuncio delle dimissioni. Nessuno lascia una poltrona come quella di segretario generale della Cisl per starsene in panchina. Per Raffaele Bonanni ci sarebbe in vista il trasloco al vertice dell’Inps. L’Istituto di previdenza è attualmente guidato da Vittorio Conti ma il suo mandato scade oggi. Il ministro del Lavoro Giuliano Poletti vorrebbe confermarlo ma numerose sono le resistenze. La candidatura di Bonanni non è una novità. Il suo nome fu fatto all’indomani delle dimissioni di Antonio Mastrapasqua, insieme a quello dell’ex ministro Tiziano Treu. Ma l’allora premier Enrio Letta scelse la soluzione del commissario.

All’interno dell’Inps la «corrente» della Cisl è forte e questo deve aver dato fastidio a qualcuno. Tant’è che i maligni attribuiscono proprio agli avversari della candidatura di Bonanni dentro l’Istituto, la diffusione di quel documento con i numeri sulla pensione e i contributi. Una vera e propria bordata che rischia di eclissare il passaggio del leader sindacale al vertice del’Inps.

Tant’è che si ipotizza il prolungamento dell’incarico del commissario Conti in modo che il governo abbia più tempo per gestire il riassetto delle poltrone dell’Istituto. Oltre all’Inps è in scadenza anche il vertice dell’Inail. I sindacati temono che Renzi voglia tagliare quel cordone ombelicale che lega questi grandi enti pubblici ai sindacati. L’ostilità del premier verso Cgil, Cisl e Uil è nota e il rinnovo delle presidenze dei due istituti potrebbe essere l’occasione giusta per far entrare aria nuova, magari ecludendo tutte le candidature legate in qualsiasi modo ai sindacati.

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