Caro Direttore, a proposito del dirigente regionale Antonio Sorgi, così scrive la Procura dell'Aquila: «Secondo quanto emerso dalle investigazioni, il suo potere e la sua influenza li esercitava non per il benessere del “regno”, cioè l’interesse pubblico, affidato alla sua amministrazione, ma per finalità meno nobili e squisitamente private». E' davvero incredibile, giacché nella più corposa vicenda della filovia di Pescara, era stato viceversa accertato come il medesimo si fosse attivamente adoperato per accelerare il più possibile la realizzazione di un'opera regolarmente appaltata e finanziata, iniziata a gennaio 2009 e tuttora in corso di svolgimento, benché segnata da numerose criticità progettuali e contrattuali, tutte irrisolte.
Ivano Angiolelli