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Pescara, 24/11/2024
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Data: 01/10/2014
Testata giornalistica: Il Tempo d'Abruzzo
Restituiti al Comune 4 milioni di euro. Il giallo dell’Irpef

PESCARA Governo amico e Regione amica "regalano" al Comune 4 milioni di euro, dei quali poco più della metà (2,1 milioni) serviranno a dare un po’ di ossigeno alle dissanguate casse municipali, ma non ad abbassare le tasse. Quelle, Tari a parte, ormai sono state aumentate e approvate. Nel dettaglio, dal Governo arrivano 2,1 milioni di euro per arretrati dell’Imu, mentre la Regione ha restituito a Pescara i due milioni del piano anti-allagamenti. A proposito di queste ultime risorse, Forza Italia aveva denunciato l’iniziativa della Regione di «aver penalizzato Pescara negli interventi contro il dissesto idrogeologico». Ora, però, la marcia indietro della Regione rende giustizia al capoluogo adriatico per lavori prioritari come quelli del piano anti-allagamenti. Ma la vera battaglia nelle stanze del Comune si è svolta ieri mattina sui 2,1 milioni dell’Imu che il Governo Renzi ridà a Pescara. In sala commissioni sono volate parole grosse fra Vincenzo D’Incecco e Marco Presutti, poi fra Marcello Antonelli ed Enzo Del Vecchio. Il casus belli lo ha rivelato lo stesso D’Incecco, vice capogruppo di FI, che ha fatto una ricostruzione inquietante dei tempi della direttiva del Governo e dell’approvazione dell’Irpef comunale, pressoché raddoppiata. «Il dirigente del settore Finanze Andrea Ruggieri - racconta D’Incecco - si è presentato in sala commissioni con un documento ufficiale, datato 19 settembre, in cui è scritto che il Governo restituiva al Comune di Pescara 2,1 milioni di euro. Ora, siccome la stangata dell’Irpef è stata approvata in aula il 25 settembre, ci chiediamo come mai il documento del Governo sia rimasto nei cassetti? Io accuso l’Amministrazione di centrosinistra di aver tenuto nascosto il provvedimento governativo. Con quei soldi, la Giunta Alessandrini tira un sospiro di sollievo per coprire entro l’anno solo la metà dei 4,2 milioni del debito, come certificato dai revisori dei conti. Con quei soldi, diciamo noi invece, si poteva dimezzare se non annullare la stangata dell’Irpef». Un’accusa pesante. Intanto, il Consiglio comunale ha approvato il Piano triennale delle opere pubbliche 2014-2016, in cui spicca un emendamento di Alfredo Cremonese (Ncd) per la copertura parziale del teatro d’Annunzio, la messa in sicurezza della struttura e la sistemazione del sito. Un intervento da un 1,5 milioni «che però non costerà nulla al Comune - spiega Cremonese - perché frutto di un project financing».

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