Iscriviti OnLine
 

Pescara, 24/11/2024
Visitatore n. 740.944



Data: 01/10/2014
Testata giornalistica: Clickmobility
Sita, slittano gli stipendi, bus a rischio. Spinosa: tutto bloccato se la Regione Campania non paga Il sindacato si mobilita

Lo stipendio di settembre è rinviato. A data da destinarsi. Si sintetizza così la nota che la direzione regionale della Sita Sud ha inviato a tutti i dipendenti dell'azienda di trasporto pubblico locale,percomunicare ilritardo nel pagamento del salario per il lavoro svolto nel mese in corso.

Salerno - Una notizia di certo non nuova nella forma,che ha caratterizzato,per lunghi tratti, ogni mese del 2014, con una settimana o anche dieci giorni diritardonell'accreditoin bancadelle mensilità. Slittamenti temporali semprespecificati.

Acambiare, questa volta, è proprio l'assenza di una data in cui, quantomeno ipoteticamente, la Sita Sud potrebbe essere in grado di pagare gli stipendi. «A seguito della mancata attestazione di credito da parte della Regione Campania - recita il comunicato interno a firma del direttore regionale dell'azienda, Simone Spinosa - si informa tutto il personale dipendente che le retribuzioni di settembre 2014 saranno erogate oltre il termine del 30 corrente».



Saltata, dunque, la giornata di oggi come scadenza ultima per il pagamento,ailavoratori nonrestacheattendere see quando le risorse regionali arriveranno. Torna sotto i riflettori il delicato equilibrio instaurato a luglio tra azienda e Regione Campania,dopo due mesi di braccio di ferro e avvio della procedura di licenziamento collettivo.



Lariunione decisivainsederegionale c'è stata solo lo scorso 11 luglio. Due i punti alla base dell'accordo: la firma definitiva del contratto, che, poi, è stato stipulato tra Sita Sud e RegioneCampania, e una transazione finanziaria da chiudere entro la fine dell'anno in corso per il rimborso dei chilometri effettuati dall'azienda durante l'anno e mai pagati dalla Regione. Per una cifra che,stando aquanto dichiaròlostesso Spinosa al termine della riunione di luglio scorso, si aggira intorno ai quattro milioni di euro. Ma a distanza di due mesi, il problema del ritardo nei pagamenti si è presentato nuovamente. Tanto da portare alla comunicazione ufficiale della direzione aziendale.



La nota della Sita Sudnon ha lasciato indifferenti i sindacati. Il segretario provinciale della Faisa Cisal, Salvatore Trinchese, ha inviato una diffida sia ai vertici dell'azienda di trasporto pubblico locale, Simone Spinosa e Giuseppe Vinella, che all'assessore regionale aiTrasporti, SergioVetrella e al presidente della giunta della Campania, Stefano Caldoro. Tutti i soggetti, insomma, presenti al tavolo risolutivo - almeno così sarebbe dovuto essere- dell'11 luglio scorso. E'forte la preoccupazione espressa dal sindacato per la comunicazione dell'azienda. Sia per quanto riguarda i dipendenti - con uno stipendio in pratica congelato - sia per quelloche attiene il servizio.



«Nonostantela lunga trattativa conclusa alla presenza di Caldoro dove si spergiurava il ripetersi di tale evento - si leggenel documento -che ilavoratori di Sita Sud hanno fronteggiato per più di un anno attraverso l'eliminazione dei passaggi amministrativi economici intermedi, a distanza di solo un messe, tale grave comportamento si ripresenta con un comunicato dove si evince il mancatorispettodell'erogazione della mensilità di settembrea causa della mancata attestazione di credito da parte della Regione Campania. Tale situazione mette a serio rischio la regolarità del servizio».



Da qui la richiesta, immediata,di unamisurarisolutiva urgente, per evitare problemiedeventualiconseguenze, «Alla luce di ciò - conclude la nota della Faisa Cisal - la segreteria chiede un urgente intervento,affinchésia rispettata la data dell'erogazione della mensilità di settembre». Ameno diun veroe proprio miracolo finanziario, però, la scadenza di oggi difficilmente sarà rispettata. Anche se i 75mila euro di "multa" che la Provincia ha fatto pagare alla Sita Sud per il mancato servizio di trasporto pubblico locale degli scorsi 5 e 6 maggio - quando si avviò la procedura di licenziamento collettivo - potrebbero far spegnere ogni eventuale volontà di fermo.



Da un lato, in quella circostanza, Palazzo Sant'Agostino chiese precise spiegazioni all'azienda sul blocco dei bus. I vertici Sita Sud, proprio con comunicazione datata 11 luglio, parlarono di «avaria del veicolo o malattia deldipendente.Tanto, perchétrattasidiagitazione spontaneadei lavoratori e non di sciopero proclamato».

www.filtabruzzo.it ~ cgil@filtabruzzo.it