PESCARA Quei rompiscatole degli ambientalisti. Per quindici anni la spina nel fianco di Antonio Sorgi, il super dirigente della Regione onorato del titolo di "Re Sole" persino dall'inchiesta che porta il suo nome, sono stati loro: movimenti e associazioni confluiti nel Forum per l'acqua. Ricorda Augusto De Sanctis, del Wwf: «Noi, dei semplici attivisti, scovavamo le carte: la politica taceva. E se non sapeva è perché non voleva sapere». La storia dell'uomo solo al comando, che in Regione aveva il potere di veto su tutto ciò che passava dal Comitato di valutazione di impatto ambientale (Via) è un po' questa, al di là delle responsabilità di valenza penale: cave, porti, energia eolica, rifiuti, filovia, ricerche petrolifere, impianti idroelettrici...
Ancora De Sanctis: «Per molti anni sono andato da solo alle riunioni del Comitato. Tornavo sempre stravolto da ciò che accadeva lì dentro, come le convocazioni monstre, con oltre trenta progetti da discutere in un solo giorno».
Nel 2012 ci prova il consigliere regionale di Rifondazione comunista, Maurizio Acerbo a ridimensionare il potere discrezionale della struttura presieduta da Antonio Sorgi. Lo fa con una proposta di legge inserita nella Finanziaria che al comma 1 prevede l'obbligo dell'invio dei documenti da esaminare a tutti i componenti del Via prima della riunione del Comitato. «Sino ad allora - chiarisce De Sanctis - noi avevamo cognizione dei progetti solo al momento della convocazione». Al secondo comma si imponeva di rendere pubblici gli stessi documenti attraverso la pubblicazione on line. Ma non è finita. In un altro paragrafo si introduceva l'obbligo di realizzare sopralluoghi sulle aree interessate dai progetti e il coinvolgimento di personale con pubblicazioni scientifiche per il loro esame. E' a questo punto, ricorda De Sanctis, che l'alto dirigente della Regione fa sentire la sua voce: «La proposta di Acerbo passa, ma quindici giorni dopo Sorgi si presenta in Consiglio regionale per dire a Chiodi che questa legge avrebbe bloccato tutto. Si salvarono solo il comma 1 e il comma 2: l'invio preventivo dei documenti ai componenti del Comitato Via e la pubblicazione on line dei progetti. Tutto il resto fu cancellato».
Adesso le associazioni ambientalisti e i movimento del Forum tornano alla carica chiedendo l'approvazione di una regolamentazione delle procedure di valutazione ambientale fondata su "trasparenza e partecipazione pubblica". Le altre Regioni, osservano, si sono dotate da anni di specifiche leggi, mentre in Abruzzo le attività di valutazione sono organizzate attraverso semplici delibere di giunta regionale. De Sanctis si spiega meglio con una metafora: "Chi ha la sindrome di Dracula perde, perché quando si mette una pratica sotto la luce hanno tutti da guadagnare".