PESCARA Alle sei del pomeriggio, tra gli autobus fermi al parcheggio di fronte alla vecchia stazione, ha preso a calci e pugni un mezzo pubblico, ha danneggiato il tergicristalli e ha tentato di aggredire il conducente che fortunatamente ha avuto invece la prontezza di spirito di barricarsi sull’autobus e di chiamare i carabinieri. Quando sono arrivati i militari del Nucleo operativo e radiomobile hanno arrestato in flagranza, per resistenza a pubblico ufficiale, lesioni personali, danneggiamento aggravato e interruzione di pubblico servizio Amadin Ikponmwosa, 33enne nigeriano già noto alle forze dell’ordine che lo avevano arrestato già qualche giorno fa. L’uomo, infatti, di fronte ai carabinieri arrivati dopo la richiesta di aiuto del conducente, si è scagliato contro i militari. Dopo qualche secondo di colluttazione, durante la quale uno dei due carabinieri ha riportato un taglio al volto e vari graffi sulle braccia con una prognosi di 5 giorni, il 33enne è stato arrestato. Nel corso dell’udienza di ieri mattina, il giudice ha disposto la custodia cautelare in carcere. A seguito degli episodi che hanno visto protagonista il nigeriano, i carabinieri gli hanno notificato in carcere anche l’ordinanza di aggravamento della precedente misura cautelare del divieto di dimora nel comune di Pescara. «Nelle ultime settimane», commenta il comandante provinciale, il colonnello Paolo Piccinelli, «stiamo assistendo a un’escalation di comportamenti violenti contro le forze di polizia che si trovano a fronteggiare nel corso di interventi vere e proprie aggressioni. Solo grazie alla professionalità dei militari complesse situazioni sono state risolte con un uso minimo della forza, che ha consentito di preservato l’incolumità fisica dell’aggressore, dei carabinieri e di terzi esterni ai fatti».