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Pescara, 24/11/2024
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Data: 03/10/2014
Testata giornalistica: Il Centro
Controllori al posto di autisti, Gtm nei guai. Il giudice del lavoro condanna l’azienda degli autobus per comportamento antisindacale

PESCARA «Il giudice del lavoro del tribunale di Pescara , Franco Di Pietro, martedì scorso, ha pronunciato nei confronti della Gtm una sentenza di condanna per comportamento antisindacale, confermando di fatto quanto aveva già decretato il 4 gennaio 2013 lo stesso tribunale di Pescara». Lo affermano, in una nota, le segreterie provinciali e le rappresentanze sindacali aziendali di Filt Cgil - Faisa Cisal - Ugl Autoferro dell’aziendi autobus urbani e metropolitani di Pescara. I fatti, spiegano i sindacati, risalgono al dicembre 2012 «allorché in una delle tante situazioni conflittuali che hanno purtroppo caratterizzato gli oltre cinque di amministrazione a guida Michele Russo, la Gtm spa nel bel mezzo di uno stato di agitazione del personale, dispose la sostituzione degli autisti assenti con personale addetto alle attività di controlleria e verifica dei titoli di viaggio, impedendo di fatto l'esercizio delle libertà sindacali e in palese violazione di accordi sottoscritti». «Il giudice peraltro», proseguono i rappresentanti sindacali, «ha accertato che la Gtm, in totale spregio delle norme giuridiche, ha continuato a reiterare la condotta antisindacale e a violare gli accordi anche nel periodo successivo al ricorso d'urgenza presentato il 10 dicembre 2012», dai sindacati.
«Sono state peraltro respinte al mittente», si legge ancora nella nota dei sindacati,«le tiepide motivazioni che avrebbero indotto l'azienda a violare leggi ed accordi. Citare, infatti, la “grave situazione di necessità e forza maggiore” e chiamare in causa le lamentele dell'utenza (producendo come prove le mail di protesta inviate alla Gtm dai viaggiatori/utenti), ha costituito un vero e proprio boomerang per i dirigenti aziendali giacché il tribunale di Pescara ha definito tali prove come inconferenti ed irrilevanti e, in ogni caso, “sintomatiche di cronica inefficienza del servizio offerto, piuttosto che di estemporanea ed improvvisa emergenza”, ovvero proprio ciò che da sempre denunciano i sindacati».
Secondo i sindacati, la sentenza di martedì scorso, «costituisce l'ennesima conferma della necessità di dover immediatamente voltare pagina». I sindacati, chiedono che si proceda all'immediata rimozione del consiglio di amministrazione e del gruppo dirigente: «Questa azienda deve poter andare avanti in un contesto di corrette relazioni industriali».

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