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Pescara, 24/11/2024
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Data: 03/10/2014
Testata giornalistica: Pagine d'Abruzzo
Sentenza del Tribunale, comportamento antisindacale della Gtm. I sindacati la rendono nota e chiedono alla Regione di rimuovere i vertici aziendali

Pescara. CGIL, Cisal e Ugl rendono noto che Il Tribunale di Pescara nella persona del Giudice del Lavoro dott. Franco Di Pietro, ha pronunciato in data 30 settembre 2014, nei confronti della Gtm Spa, una nuova e pesante sentenza di condanna per comportamento antisindacale (ex art.28 co.3 L.300/70), confermando di fatto quanto aveva già decretato il 4 gennaio 2013 lo stesso Tribunale di Pescara (giudice dott.sa Tiziana Marganella).

Il Giudice del lavoro, rigettando totalmente il ricorso presentato dalla Gtm avverso al Decreto del 4 gennaio 2013 con il quale il Tribunale di Pescara, oltre a condannare il comportamento anti sindacale, aveva altresì imposto all'azienda regionale di non reiterare la violazione di accordi sindacali sottoscritti, ha dunque dato pienamente ragione alle Segreterie Provinciali di Filt Cgil, Faisa Cisal e Ugl autoferro, assistite in entrambi i procedimenti dagli avvocati Paola Giannangeli e Angelo Tenaglia. Questo ulteriore pronunciamento della Magistratura che condanna l'operato dell'azienda regionale di trasporto presieduta da Michele Russo, costituisce l'ennesima conferma della necessità di dover immediatamente voltare pagina. La Regione Abruzzo, peraltro informata costantemente sull'operato di amministratori e dirigenti della Gtm, non può continuare ad ignorare questi gravi comportamenti che ledono l'immagine di un'azienda pubblica. I sindacati chiedono pertanto che si proceda all'immediata rimozione del Cda e del gruppo dirigente.

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