PESCARA Il "Re sole" dell'inchiesta sull'appalto del cimitero di Francavilla è il superdirigente regionale Antonio Sorgi. Ma accanto a lui c'è il fedele funzionario architetto del Comune di Francavilla, nonché segretario della commissione per l'aggiudicazione della gara di appalto da 2,4 milioni, Antonio Giordano. Per lui dal Re Sole la prima promessa che gli era stata fatta era quella di "raddrizzare lo stipendio": e dunque di un incarico professionale in «cambio dei servigi resi», come scrive il gip Gargarella.
La promessa era quella di un incarico al Comune di Collecorvino (che poi non andò a buon fine perché Giordano aveva trovato difficoltà nell'ottenere la necessaria autorizzazione al distacco dal Comune di Francavilla, anche se poi si preoccupò di mandare al suo posto una sua amica). Ma anche Sorgi non fa nulla per nulla e, oltre ad avere il suo uomo di fiducia dentro la commissione per conoscere in anticipo tutte le mosse ed attuare le strategie necessarie, avrebbe avuto anche un ritorno futuro mettendo Giordano a Collecorvino. «Si può ritenere - scrive infatti il giudice - che Sorgi intendesse ottenere anche un altro scopo, quello di aiutare il gruppo Deco della famiglia Di Zio, colosso abruzzese specializzato nello smaltimento dei rifiuti, a definire l'istruttoria con il Comune di Collecorvino relativamente all'autorizzazione di una nuova discarica di proprietà del suddetto gruppo industriale (ex discarica De Meis)».
In quel periodo, stando a quanto risulterebbe dalle indagini della polizia, Sorgi stava concludendo lo schema della nuova legge regionale sui rifiuti. Da qui il «doppio interesse» di cui parla il gip: arrotondare lo stipendio a Giordano e tenere sotto controllo la situazione a Collecorvino. E Giordano in effetti avrebbe avuto la strada spianata per quell'incarico, grazie anche all'interessamento dell'ex sindaco di Ortona, Nicola Fratino, amico di Sorgi, che venne chiamato dal collega di Collecorvino per le referenze di Giordano. Il ruolo di quest'ultimo, nell'affare del cimitero di Francavilla era molto importante per Sorgi. Nonostante fosse solo il segretario della commissione, e dunque senza potere di voto, aveva comunque la capacità di influenzare le decisioni del presidente Olivieri e degli altri: cosa documentata e puntualmente avvenuta, riferita dallo stesso Giordano a Sorgi quando si trattò di valutare il progetto del Consorzio Progetti & Finanza. E' lui che avverte Sorgi in anticipo dell'uscita del bando di gara; lui che prende preziose informazioni dal rup e dal presidente Olivieri; lui che viene messo a conoscenza da Sorgi e company della proposta economica prima ancora che venissero aperte le buste relative a quel passaggio che doveva essere l'ultimo prima dell'aggiudicazione; è lui che è sempre presente a quasi tutti gli incontri nel corso dei quali si mettono a punto le strategie per arrivare ad ottenere quell'appalto. Intanto la fase degli interrogatori di garanzia è stata già pianificata. Sorgi e Giordano, che sono ai domiciliari, verranno ascoltati dal gip Gargarella a L'Aquila lunedì prossimo. Con loro anche i due soci di Sorgi, Giovanni Vaccarini e Antonio Di Ferdinando. Nella stessa giornata il gip potrebbe sentire anche Roberto Olivieri, presidente della commissione di gara, per decidere sulla misura interdittiva della sospensione dai pubblici uffici.