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Data: 04/10/2014
Testata giornalistica: Clickmobility
Trasporto locale e liberalizzazioni - Firenze, Gara regionale dei bus, dopo 9 mesi aperte le buste. In ballo anche due giganti di origine straniera: il ramo italiano della tedesca Arriva e gli spagnoli di Alsa tramite l'italiana Baltour

In questo periodo gli uffici hanno preparato il capitolato per una base d'asta da 2 miliardi e 700 milioni fino al 2024.

«Ora non si torna più indietro», lo spartiacque lo traccia l'assessore ai trasporti toscano Vincenzo Ceccarelli.

A segnare la dead line oltre il quale secondo l'assessore non ci sono tentennamenti, è l'apertura finalmente fatta dagli uffici regionali delle buste con la manifestazione di interesse delle aziende a conquistarsi la concessione da parte della Regione della gestione del servizio di trasporto pubblico locale (Tpl) in un lotto unico per tutta la Toscana.

E' stato complicato, le manifestazioni erano arrivate lo scorso dicembre, tanto c'è voluto per mettere a punto il capitolato di gara e le modalità del contratto che entro pochi giorni dovranno essere comunicati ai pretendenti. E' la prima gara fatta da una Regione italiana per un solo lotto.

Una gara europea della durata di 9 anni, da due miliardi e 700 milioni, 300 l'anno (260 della Regione compresi anche quelli del Fondo nazionale dei trasporti e 40 dei Comuni). Questo per fare viaggiare i circa 3.000 mezzi oggi in funzione, tra bus urbanie pullman extraurbani, su 90 milioni di chilometri suscettibili nel tempo di crescereo diminuire del 20%.

Tramitei 5.470 lavoratori attuali, nessuno dei quali dovrà perdere il posto, avendo la Regione stanziato 81,5 milioni per sostenere e riqualificare l'occupazione, con la formazione per nuovi lavori in azienda di coloro che dovessero risultare in esubero. A carico del vincitore guadagnare parte della spesa complessiva dai biglietti venduti e rinnovare i bus per 240 milioni in tutto, di cui però 40 di fondi Ue e altrettanti dalla Regione, 160 dell'azienda.

Per svecchiare un parco vecchio in media 12 anni fuori città e 10 nelle città. La famosa gara di cui si parla da quattro anni, da quando nel 2010 è scaduta la scorsa concessione e si sta andando avanti in regime di proroga, è alla fine partita.

Ora non sono più le parole, ma i fatti. Le buste con le manifestazioni di interesse sono otto. Sono certe quelle delle Ferrovie - Busitalia, che già gestiscono i bus fiorentini sotto il nome di Ataf Gestioni e che concorrono alla testa del consorzio delle aziende di trasporto toscane, Mobit, e del colosso francese Ratp che già gestisce la linea 1 della tramvia e si presenta da sola, tramite la sua linea locale Autolinee Toscane.

Per il resto pare, visto che i nomi devono per regola di gara restare segreti, che siano in ballo altri due giganti di origine straniera: il ramo italiano della tedesca Arriva, la ditta di trasporti della Deutsche Bahn, e gli spagnoli di Alsa tramite l'italiana Baltour.

Le altre quattro manifestazioni dovrebbero essere tutte di ditte piccole che ci si domanda se proseguiranno in un'impresa così grande.

Una sfida in cui, tranne Ratp e le Ferrovie di cui è assicurata la volontà a andare avanti, non è certo che anche le altre due grandi aziende per ora interessate vogliano proseguire.

Lo si vedrà da chi risponderà ora con l'offerta vera e propria. Infatti gli uffici regionali devono adesso varare il decreto di accoglienza delle manifestazioni di interesse e di finale approvazione di capitolato e contratto da spedire in busta ai pretendenti insieme alla richiesta di fare l'offerta.

Invito che dovrebbe partire verso metà ottobre, poi le ditte hanno 90 giorni di tempo per pensarci e eventualmente preparare le carte per fare le loro offerte economiche e gestionali.

Offerte che potrebbero arrivare con la Befana. Dopodiché il tempo di sceglieree verificare, ma Ceccarelli promette il vincitore a primavera. «Stiamo per portarea compimento un lavoro di straordinaria complessità, durato qualche anno, che ora sta per dare i frutti sperati», conclude.

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