PESCARA In un colloquio intercettato sulla gara d’appalto del cimitero di Francavilla con l’imprenditore socio Antonio Di Ferdinando, il superdirettore della Regione Abruzzo Antonio Sorgi, da 4 giorni agli arresti domiciliari, parla di un’«eventualità»: «Contattare l’ex sindaco di Pescara Luciano D’Alfonso, il quale, secondo Sorgi, avrebbe potuto fare da trait d’union con il sindaco di Francavilla». Il 9 luglio scorso, proprio durante le perquisizioni della squadra mobile negli uffici del Comune di Francavilla, negli uffici della procura a Bazzano è stato ascoltato anche il presidente Pd della Regione Abruzzo, D’Alfonso. Presidente ascoltato. Convocato dai pm dell’Aquila Antonietta Picardi e Simonetta Ciccarelli, D’Alfonso è stato sentito come persona informata sui fatti. Il presidente, quindi, non è indagato. Contattato dal Centro, D’Alfonso dice: «Poiché, come è evidente, il lavoro della magistratura è ancora in corso, sono impegnato al rispetto del segreto istruttorio. Alla fine dell’indagine, dirò le mie opinioni». I pm che indagano sul presunto appalto pilotato hanno chiesto a D’Alfonso se, prima di essere eletto governatore, fosse stato contattato davvero da Sorgi per chiedergli di intervenire sul sindaco di Francavilla, Antonio Luciani, anche lui tra gli 11 indagati, per favorire il Consorzio Finanza & Progetti di Sorgi e soci. Una circostanza che D’Alfonso ha escluso: nella sua audizione, il governatore ha raccontato di aver incontrato Sorgi in una riunione pubblica ma che nessuna richiesta gli è stata avanzata. Sorgi interrogato. Lunedì prossimo toccherà invece a Sorgi, 55 anni di Giulianova, sedersi davanti ai pm e al gip Romano Gargarella per l’interrogatorio di garanzia. Nello stesso giorno saranno ascoltati anche Antonio Giordano, 63 anni di Ortona e funzionario del Comune di Francavilla, l’architetto Giovanni Vaccarini, 48 anni a capo della Sincretica srl di Pescara, altra ditta parte del Consorzio Finanza & Progetti, Di Ferdinando, 48 anni di Pescara, e il presidente della commissione di gara del cimitero Roberto Olivieri, 55 anni di Giulianova, dirigente a Francavilla. Patto d’affari. Un «patto illecito», così lo chiamano gli investigatori della squadra mobile di Pescara e i pm: un accordo d’affari che dura dal 2004 e passa per il Comune di Ortona. Le parti sono la Lt Progetti srl, ditta che fino al 18 giugno 2007 ha avuto Sorgi come titolare prima del passaggio dei suoi 25 mila euro di quote alla moglie, e Giordano: Sorgi come «amministratore di fatto» della Lt Progetti e Giordano in qualità di segretario della commissione di gara del cimitero. Incrocio a Ortona. Tra gli atti alla base dell’inchiesta Re Sole – così è soprannominato Sorgi – c’è anche un esposto di Luciano Di Tizio, presidente del Wwf Abruzzo, risalente al 26 luglio dell’anno scorso, che parla di Sorgi come di un controllore che dovrebbe controllare se stesso: una denuncia che parla di «anomalie» in «numerosi documenti sulla realizzazione di opere pubbliche da parte del Comune di Ortona». Proprio a Ortona, dal 2005, il Consorzio Finanza & Progetti ha realizzato una parte del cimitero. Sorgi è stato dirigente all’Urbanistica prima di essere assunto alla Regione e assumere le deleghe ad Affari della Presidenza, Politiche Legislative e Comunitarie Programmazione, Parchi, Territorio, Valutazione Ambientali, Energia. L’esposto del Wwf si apre con il caso della strada Postilli-Riccio: nel 2004, l’amministrazione di Ortona ha assegnato alla Lt Progetti un «incarico di assistenza» al responsabile del procedimento. «Il 25 ottobre 2005», recita l’ordinanza di arresto, «a cavallo tra il conferimento dell’incarico alla Lt e la liquidazione della parcella, Sorgi, dismessi i panni dell’imprenditore, pur essendo ancora proprietario di quote della Lt, e indossati quelli del funzionario regionale ha emesso un parere paesaggistico favorevole per la strada Postilli-Riccio, parere favorevole rinnovato il 3 maggio 2011». Per gli inquirenti, significa che «Sorgi opera per favorire la Lt Progetti». Lavori al porto. Non è un caso isolato, dicono gli inquirenti: «Analogo comportamento emerge nei lavori di riqualificazione del porto di Ortona finanziati con fondi pubblici suddivisi in tre lotti per oltre 40 milioni di euro. Anche in questo caso», ricostruisce il gip, «alla Lt Progetti è stato affidato il compito di supporto al rup, che altri non era che Giordano, nell’ambito di tutti e tre i lotti con successive liquidazioni ammontanti ad almeno 300 mila euro». Proprio per i lavori al porto, esistono due note di Sorgi in cui il dirigente apicale spiega che, sottolinea il gip, si è «in ipotesi di esclusione dalla procedura di Via (Valutazione impatto ambientale) trattandosi di interventi disposti in via d’urgenza». Nello stesso tempo, fa notare il gip, «Sorgi era ed è componente del Comitato Via». Tirando le fila, gli inquirenti arrivano a contestare l’articolo 416 del codice penale e cioè il reato di associazione per delinquere: «L’ultimo episodio della gara del cimitero di Francavilla si inquadra a perfezione».