TERAMO Il trasporto alunni resta nell'occhio del ciclone. Dopo contestazioni e ripensamenti da parte del Comune sull'aumento delle tariffe e il ritardo di una settimana nell'attivazione del servizio, ad agitare le acque è una delibera d'indirizzo della giunta riferita al futuro delle linee coperte dagli scuolabus. Nell'atto l'amministrazione prefigura la possibilità che il trasporto possa essere azzerato, a causa della costante diminuzione degli utenti, e sostituito con forme diverse di sostegno alle famiglie interessate. L'ipotesi è di versare a chi avesse i requisiti richiesti un contributo economico, una sorta di "rimborso benzina", compensativo della disattivazione deli servizio. A portare la delibera sotto i riflettori è il Pd, secondo cui la soluzione prospettata dalla giunta crea confusione. «E' la prova della grande capacità dell'amministrazione», affermano i consiglieri comunali del partito, «di disorientare se stessa e i cittadini». Il Pd ricorda che non più di tre mesi fa la giunta aveva annunciato l'indizione di una nuova gara d'appalto per la gestione del trasporto alunni. La procedura avrebbe dovuto essere completata entro la fine dell'anno e nel frattempo sarebbe stato temporaneamente prorogato l'incarico alla società Fratarcangeli che si era occupata del servizio fino al termine dello scorso anno scolastico. L'atto d'indirizzo approvato nei giorni scorsi dalla giunta va però in una direzione diversa. «Non si capisce da quando verrebbe azzerato il servizio», afferma il Pd, «e comunque il provvedimento denuncia una totale assenza di chiarezza sulla politica adottata dall'amministrazione per quanto riguarda i servizi scolastici». Per il sindaco Maurizio Brucchi, invece, la questione non lascia spazio ad alcun dubbio. «Non abbiamo detto che sopprimeremo il servizio», osserva, «ma con quella delibera intendiamo avviare una riflessione che si svilupperà nei prossimi mesi». La giunta parte dalla constatazione che per vari motivi, tra cui l'aumento della tariffa dettata dai maggiori costi sostenuti dall'ente, il trasporto alunni è meno richiesto dalle famiglie. A questo punto, dunque, l'amministrazione ritiene necessario valutare soluzioni diverse. «Verificheremo, sentendo gli interessati», spiega Brucchi, «se le loro esigenze possono essere soddisfatte anche tramite un contributo economico che sostituisca il trasporto». Questa soluzione, sempre a detta del primo cittadino, è stata già adottata da altri Comuni ma non sarà attuata automaticamente anche a Teramo. «Non si tratterà di una decisione unilaterale», tiene a precisare Brucchi, «ma di una scelta condivisa con le famiglie». Il contributo economico sgraverebbe comunque l'ente di un servizio i cui costi risultano molto elevati e solo in parte vengono coperti dalle tariffe versate dagli utenti.