TERAMO Oltre alla questione degli aumenti dei buoni pasto, in questi giorni è emersa anche la possibilità che il servizio di trasporto pubblico scolastico nel comune di Teramo venga sospeso. Subito si è destata la preoccupazione tra i genitori presenti ieri mattina in piazza Martiri. «Nei prossimi giorni ascolteremo i genitori durante degli incontri per capire se gradiscono che il servizio vada avanti o se preferiscono un contributo economico. La questione è delicata», ha spiegato l’assessore all’istruzione Piero Romanelli, ieri in piazza a parlare con i manifestanti, «ed è facilmente soggetta ad interpretazioni. Vogliamo capire se è un disagio vero, che coinvolge 400 famiglie, oppure se riguarda soltanto pochi nuclei familiari, come è già capitato negli anni passati». L’assessore ha precisato che se la maggioranza dei genitori esprimerà la propria preferenza per mantenere il trasporto pubblico scolastico, si provvederà a rinnovare il servizio con un nuovo appalto. Quanto alla società Fratarcangeli, che gestisce il trasporto scolastico,Romanelli precisa che ogni volta che è stata trovata inadempiente, il Comune ha provveduto a sanzionarla e ad imporre delle modiche. «Personalmente farò di tutto perché il servizio di trasporto rimanga», ha adetto ancora l’assessore all’istruzione, «non solo per via delle particolari peculiarità del nostro territorio, ma anche per venire incontro alle esigenze delle famiglie. Bisognerebbe responsabilizzare gli enti superiori, che potrebbero aiutare i Comuni ad erogare i servizi sociali importanti, come quelli per le famiglie». Intanto, per la questione aumenti e rincari dei servizi, non si vedono soluzioni a aportata di mano. Per il momento, ha spiegato Romanelli, i prezzi di buoni pasto e scuolabus non potranno diminuire.