Si preannuncia una settimana nera per gli utenti dei mezzi pubblici. Come annunciato qualche giorno fa, da oggi e fino a venerdì gli autisti di Atac aderenti a Cambia-Menti 410, il sindacato capeggiato da Micaela Quintavalle, l'autista «pasionari» dell'azienda di trasporto capitolina, daranno vita a uno sciopero bianco per protestare «contro la mancanza di sicurezza degli autisti - spiega - Torniamo a chiedere le cabine blindate per tutte le vetture. L'Usb è al nostro fianco». Velocità di 15-20 chilometri orari, nessuno straordinario, apertura dei guasti «che di solito non apriamo cercando di portare a termine la corsa», nessun sorpasso della doppia striscia continua. Questa la protesta che gli autisti metteranno in campo. Ma tra gli autisti girano anche messaggi «provenienti dal sindacato» che invitano a mascherare l'incasso di straordinari e provocare ritardo nella marcia dei bus. «Il sindaco o continua ad ignorare le nostre richieste - spiega Quintavalle - vogliamo ciò che ci spetta, sicurezza, più personale viaggiante e più autobus, ma anche guardie giurate e la figura del bigliettaio». La goccia che aveva fatto traboccare il vaso era stata l'aggressione-assalto a un bus avvenuta nelle scorse settimane nella zona di Corcolle. L'autista, una donna, aveva indicato in 40 immigrati gli autori dell'assalto al bus da lei guidato con lancio di sassi e bottiglie. «Ma la soluzione non è togliere i turni di notte alle donne», si dice convinta la sindacalista. «Circa 180 aggressioni in un anno ai nostri autisti - dice Quintavalle - sono davvero troppe. Negli ultimi tre giorni ci sono state altre due aggressioni».