PESCARA «Amareggia apprendere dai giornali che un consigliere regionale di Forza Italia non abbia letto lo Statuto del partito». Nazario Pagano, coordinatore regionale di Forza Italia replica così sul suo profilo Facebook al consigliere regionale Mauro Febbo che ha protestato per il mancato invito al Comitato regionale convocato per oggi. « Molto probabilmente il presidente Febbo ha ancora nelle sue mani lo Statuto di “Alleanza Nazionale”», ironizza Pagano. «Bastava leggersi l’articolo 28 dello Statuto per visionare che gli aventi diritto alla partecipazione del Comitato regionale è ristretta solo al Capogruppo in Consiglio regionale e non agli eletti, che sono ammessi invece alle sedute del Consiglio regionale (art. 29). È mia premura ricordare a Febbo che queste sterili polemiche danneggiano solo il partito e indeboliscono l’azione politica degli eletti come più volte ha sottolineato anche il Presidente Silvio Berlusconi. Consiglio al Presidente Febbo» conclude Pagano «di contribuire alla serenità del partito, e non solo a quella, affinché si possa rilanciare l’azione politica sul territorio». Sempre dalla tribuna di Facebook la stessa critica arriva dall’ex presidente della Regione Gianni Chiodi: «Non condivido queste polemiche sulla stampa di Mauro Febbo. Il Comitato Regionale è stato convocato da Pagano nel rispetto dello Statuto. Lui non ne fa parte, mentre Lorenzo Sospiri si. Lo Statuto prevede che il “capogruppo” sia componente del Comitato Regionale ed è per questo che mi dicono sia stato regolarmente convocato. Il “controcanto” fa perdere voti inutilmente e la linea politica del Partito (anche nazionale), su questo punto mi sembra chiara». Dietro la polemica di Febbo con Pagano c’è quella la critica più generale alla gestione «personalistica» del partito da parte del coordinatore.