PESCARA Rieletto all’unanimità e per acclamazione alla presidenza della Camera di Commercio, per giunta con voto palese (non era mai accaduto nella storia dell’ente camerale pescarese), Daniele Becci ha faticato a mascherare emozione e commozione. Ha ringraziato tutti, compreso Ezio Ardizzi col quale in passato non sono mancate le polemiche. Per Becci si profilano altri cinque anni di mandato, ma l’interessato ha sfuggito alla tentazione di ricordare le cose fatte, focalizzando l’attenzione più sulle cose da fare. «Vista la gravità della crisi non c’è un minuto da perdere - ha detto - perché le emergenze sono tante, dal porto al commercio al mondo dell’impresa in generale». Piano regolatore del porto e centro commerciale naturale sono le priorità assolute nella sua agenda: «Ora il Piano regolatore portuale è al Consiglio superiore dei lavori pubblici, presto tornerà alla Regione e subito dopo al Comune per l’approvazione definitiva. Bisogna fare presto e bene, e mi aguro che ciò avvenga per il futuro di una infrastruttura strategica per Pescara». Quanto al commercio, insieme ai rappresentanti delle associazioni di categoria entrati nel nuovo Consiglio della Camera di commercio, Becci invoca la realizzazione di nuovi parcheggi «per favorire l’arrivo in città - spiega - dei potenziali consumatori. Non si sono voluti costruire i parcheggi interrati, pazienza, ma almeno i silos saremo in grado di farli, l’importante, anche in questo caso, è mettersi al lavoro». Sulla riconferma di Becci, una parola speciale l’ha spesa Luigi Di Giosaffatte, direttore di Confindustria Chieti-Pescara: «Non abbiamo avuto dubbi nel convalidare l’incarico a chi ci ha messo la faccia comportandosi da vero condottiero». Parole al miele anche da Massimo Di Giovanni, segretario provinciale della Cgil, in merito al porto turistico: «Quando si parla di sviluppo della città non impattante, penso al porto turistico - ha detto il sindacalista, new entry del Consiglio camerale - un’invenzione di Gilberto Ferri ed Ezio Ardizzi». Poi Becci ha ripreso il filo del discorso sulla crisi delle imprese: «Dagli ultimi studi svolti sulle nuove aperture - ha rivelato - un’azienda su due chiude». Infine, sulla riforma delle Camere di Commercio (in Abruzzo si passa da quattro a due), il presidente ha detto apertamente che «il sistema camerale abruzzese deve modificarsi, è in corso l’iter per l’autoriforma e nel giro di un mese sarà presentato il documento di unificazione con Chieti. E tra 15 giorni l’appuntamento è per la nomina della nuova Giunta camerale»". Di seguito l’elenco dei componenti il nuovo Consiglio camerale: Chiara Ciavolich, Alberto Bertinelli (settore agricoltura), Mauro Angelucci, Daniele Becci, Stefania Bosco, Urania Di Giacomo (industria), Carmine Salce, Cinzia Di Felice, Pasquale Cameli, Adriana Di Girolamo (artigianato), Piero Galasso, Paola Grannonico, Raffaele Fava, Vincenzina De Sanctis, Riccardo Colazilli, Simona Cavalazzi (commercio), Tonino Verna (cooperative), Adriano Tocco, Giovanni Taucci (turismo), Luigi Di Giosaffatte (trasporti e spedizioni), Dario Pilla (credito e assicurazioni), Elisa Antonioni, Maurizia D’Agostino, Franco Olivieri, Silvano Pagliuca (servizi alle imprese), Massimo Di Giovanni (organizzazioni sindacali dei lavoratori), Alberto Corrarro (tutela interessi consumatori e utenti), Domenico Di Michele (ordini professionali).