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Pescara, 24/11/2024
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Data: 07/10/2014
Testata giornalistica: Il Messaggero
Chiodi sui primi tre mesi «Solo tasse e chiacchiere»

PESCARA Gianni Chiodi lo dice subito: "Una conferenza stampa dopo cento giorni di governo si giustifica solo se si sono fatte cose eclatanti, eccezionali. E invece, tutte le operazioni sulla sanità che noi avevamo fatto e che le opposizioni avevano contestato, non solo vengono confermate, ma addirittura peggiorate. Pensiamo alla introduzione dei ticket sulla riabilitazione o alla rarefazione dei punti nascita". Luciano D'Alfonso esalta il lavoro di squadra fatto nei cento giorni di governo della Regione, il centrodestra gli fa il verso: "Cento giorni di danni, tasse e chiacchiere", taglia corto il capogruppo di Forza Italia, Lorenzo Sospiri. Il tentativo di cancellare la riduzione delle addizionali Irap e Ires a famiglie e imprese voluto dalla legge Chiodi (più di 32 milioni di euro), l'introduzione dei ticket sulla riabilitazione, il blocco dei fondi destinati alla sismicità e al rischio idrogeologico, i silenzi su Ombrina Mare e i punti nascita. Le opposizioni mettono in fila quelle che definiscono le "malefatte" della maggioranza D'Alfonso, più che le cose fatte, e lasciano al governatore il suo sultanato vuoto, "camuffato dagli annunci".
Ancora Chiodi: "La politica non può ridursi solo a parole e immagini. Quella di oggi è una Regione veloce solo nella nomina di qualche direttore generale ma lenta nella erogazione dei farmaci per le malattie rare, che noi avevamo deliberato, gli ospedali aperti di notte, i fondi che erano stati assegnati per la operatività degli esami diagnostici (6 milioni di euro)...Insomma - aggiunge l'ex governatore - i danni sono tanti. Basti pensare alla vicenda emblematica del Cofa di Pescara: noi avevamo portato in cassa 13 milioni con l'alienazione della struttura alla Camera di commercio. L'operazione di D'Alfonso non solo non porterà soldi nelle casse della Regione ma avrà anche un costo di oltre un milione di euro per la demolizione".
Un altro capitolo sugli annunci dei cento giorni lo apre l'ex assessore all'Agricoltura, Mauro Febbo : "Avevamo predisposto un piano di sviluppo rurale per oltre un miliardo e 100 milioni che avrebbe favorito investimenti privati per 350 milioni nel settore, ma non è stato ancora presentato a Bruxelles". Va a ruota l'ex assessore Paolo Gatti: "Mi pare che il solco tra la realtà e gli annunci sia profondo. C'è anche un cambio di stile comunicativo: noi non ci saremmo mai sognati, dopo cento giorni, di fare una brochure così imbarazzante. I fondi per le politiche sociali ci sono sempre stati, hanno fatto una semplice delibera per confermarli. Il Cicas è sempre esistito".

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