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Pescara, 24/11/2024
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Data: 09/10/2014
Testata giornalistica: Il Centro
Tasse e scadenze - Tari, pagamenti entro il 31 ma i bollettini non arrivano. Il Comune in ritardo con la spedizione delle fatture a 60mila contribuenti. E il 16 ottobre scade il versamento della Tasi, in 74mila alla cassa

PESCARA Non bastava il salasso sulle tariffe per l’immondizia, varato un paio di settimane fa dal consiglio comunale. Ora con la Tari, la nuova tassa sui rifiuti in vigore da quest’anno, si rischia anche il caos. A 20 giorni dal termine per il pagamento della prima rata, i contribuenti, già alle prese con la Tasi che scade il 16 ottobre, non hanno ancora ricevuto i bollettini per effettuare i versamenti. Il Comune è in ritardo nella spedizione, probabilmente perché le tariffe sono state approvate solo di recente. Devono essere inviati ben 60mila bollettini. Nel frattempo, l’amministrazione comunale ha comunicato che sono in distribuzione le brochure con le regole per effettuare i versamenti di Imu, Tari e Tasi. I bollettini non arrivano. Quest’anno i bollettini per pagare i rifiuti rischiano di arrivare all’ultimo momento o, addirittura, oltre la scadenza per il pagamento della prima rata, fissata al prossimo 31 ottobre. Fonti bene informate hanno rivelato che gli uffici tecnici del Comune non hanno ancora completato i calcoli per determinare gli importi della tassa da far pagare alle singole famiglie e alle imprese. Se tutto andrà per il verso giusto, dalla prossima settimana cominceranno ad essere spediti i bollettini. Due settimane e mezzo per inviarne ben 60mila, di cui 40mila alle famiglie e 20mila alle imprese. E con i cronici ritardi delle Poste, è probabile che i bollettini arrivino nelle case dei contribuenti proprio a ridosso della scadenza del pagamento. Le stesse fonti hanno spiegato che l’amministrazione, in caso di forte ritardo nel ricevimento delle fatture, potrebbe anche decidere una piccola proroga del termine per il versamento. Ma è tutto da verificare. Intanto, i contribuenti non sanno ancora quanto dovranno pagare. Chi e quanto si paga. La Tari è la nuova tassa sui rifiuti che ha sostituito da quest’anno la Tares. Deve pagarla chiunque possegga o detenga a qualsiasi titolo locali o aree scoperte, a qualsiasi uso adibiti, suscettibili di produrre rifiuti, con l’esclusione delle aree scoperte pertinenziali o accessorie a locali tassabili e delle aree condominiali. In caso di detenzione temporanea, di durata non superiore a 6 mesi nel corso dello stesso anno solare, la Tari è dovuta solo dal possessore a titolo di proprietà, uso, usufrutto, abitazione o superficie. Il tributo si determina in base alle tariffe fissate dal Comune. Per le utenze domestiche, gli importi cambiano in base al numero dei componenti familiari: c’è una tariffa fissa, che va moltiplicata per i metri quadrati dell’immobile, da sommare a una tariffa variabile. Al risultato va aggiunto il 5 per cento da versare alla Provincia. L’importo delle utenze non domestiche, invece, sarà determinato moltiplicando la tariffa totale per i metri quadrati dell’immobile e il contributo alla Provincia. Comunque, quest’anno famiglie e gran parte delle utenze non domestiche pagheranno di più per i rifiuti, perché l’amministrazione comunale ha aumentato le tariffe. La prima rata si pagherà entro il 31 ottobre, la seconda entro il 31 dicembre. Ecco alcuni esempi. Una famiglia di due persone con una casa di 110 metri quadrati pagherà quest’anno 261,88 euro, compresa la tassa provinciale, di cui 130,94 entro fine mese e 130,94 entro il 31 dicembre. Una famiglia di 4 persone, con un’abitazione di 120 metri quadrati dovrà versare complessivamente per la Tari 386,73 euro, di cui 193,36 euro per la prima rata e 193,36 per la seconda. Pronte solo le brochure. Mentre i contribuenti sono in trepidante attesa di ricevere i bollettini, l’assessore al bilancio Bruna Sammassimo fa sapere che sono in distribuzione, negli uffici postali della città, all’Ufficio relazioni con il pubblico, all’ufficio Tributi del Comune e alla Soget, le brochure per l’applicazione della Iuc, l’Imposta unica comunale (cioè Imu, Tasi e Tari), che contengono le informazioni per «agevolare i cittadini all’adempimento dei propri obblighi tributari». «Si tratta di una guida», spiega la Sammassimo, «che fornisce dettagli su aliquote, detrazioni, agevolazioni, scadenze, modalità di pagamento, esempi di calcolo dei tributi da versare».

E il 16 ottobre scade il versamento della Tasi, in 74mila alla cassa

PESCARA. Non c’è solo la Tari da pagare. Entro il prossimo 16 ottobre, ben 74mila contribuenti si dovranno recare agli sportelli delle Poste o delle banche per versare la prima rata della Tasi, la nuova tassa sui servizi indivisibili (polizia urbana, illuminazione pubblica, manutenzione strade). Deve pagarla chiunque possegga, a titolo di proprietà, oppure a titolo di diritti reali di godimento (usufrutto, uso, abitazione e superficie), o detenga a qualsiasi titolo fabbricati, comprese le abitazioni principali e le aree edificabili. Gli uffici guidati dall’assessore alle finanze Bruna Sammassimo (nella foto) ricordano che il tributo va versato in due rate, di pari importo, con scadenze 16 ottobre e 16 dicembre. La base imponibile è identica a quella prevista per l’Imu. I cittadini dovranno farsi i calcoli da soli, perché il Comune non invierà i bollettini.

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