PESCARA Il Comune decide definitivamente di rinunciare al ricorso presso il Consiglio di Stato, contro la bocciatura del Tar (su istanza della Confcommercio) relativa all'apertura della strada alternativa a corso Vittorio Emanuele, quella che congiunge lo stesso Corso alla rotatoria posta all’incrocio tra via Teramo e via De Gasperi, passando per l’area di risulta. E alcuni cittadini, forse anche spinti da questa scelta dell’amministrazione, si mobilitano per organizzare una manifestazione sul Corso, con l’intento di esprimere il proprio dissenso alla riapertura al traffico veicolare sulla strada. Domani mattina, infatti, alle 11, commercianti e residenti si sono dati appuntamento al bar New Avenue di corso Vittorio, per elaborare una forma di protesta, la quale potrà essere un corteo o una sorta di occupazione della strada. Già nei giorni scorsi, infatti, sul profilo Facebook aperto da Anthony Micolitti, «Corso Vittorio», era apparso l’hashtag «Occupycorsovittorio». E già, poiché dopo l’inizio dei lavori relativi all’installazione della segnaletica stradale, che dovrebbe terminare entro la fine del mese, la decisione di non ricorrere in appello nel secondo grado di giudizio del tribunale amministrativo, appare inequivocabile la volontà del Comune di non voglia tornare sui propri passi e rivedere la decisione della riapertura al traffico della strada. E l'avviso, in tal senso, come evidenziato dal centrodestra, in particolare dal capogruppo di Pescara Futura in consiglio comunale, Carlo Masci, era arrivato già il mese scorso, quando l’amministrazione aveva rinunciato alla cosiddetta «sospensiva» per il ricorso al Consiglio di Stato. Rinuncia, ora, che è divenuta definitiva. «Giorni fa ho visto il sindaco Marco Alessandrini», ha fatto intanto sapere Micolitti, «il quale mi ha dato disponibilità ad un incontro con lui per la settimana prossima». « Ora noi cittadini», ha proseguito il leader della protesta, «ci vedremo sabato mattina. All'invito hanno già aderito una cinquantina di persone, e discuteremo sul da farsi. Poi dobbiamo anche capire la fattibilità della nostra azione. A partire da tutte le modalità regolamentari che dovremo rispettare, come, ad esempio, le necessarie autorizzazioni che dovremo chiedere al Comune». Sul tavolo, tuttavia, ci sono anche le circa 3mila firme contro la riapertura al traffico raccolte dal centrodestra, oltre alla possibilità di un referendum, chiesto dal neo coordinatore cittadino di Forza Italia, Guido Cerolini Forlini, nei giorni scorsi, per far sentire il parere cittadini sul destino di corso Vittorio.