«Si può dialogare con la mobilità analizzando i motivi ricorrenti di congestione e discutendone con le amministrazioni. Quanto alla qualità dei mezzi, sono compresi accelerazioni, decelerazioni, frenate, tempo per salire o scendere. Noi formiamo in questo senso i nostri autisti, diamo anche ogni anno a Parigi un premio al miglior guidatore». A proposito, e il personale? «La Regione stanzia 81,5 milioni per l'occupazione e la riqualificazione di eventuali esuberi, un impegno rilevante. Siamo già certi che non ci saranno autisti, manutentori e personale tecnico in esubero. Per via degli accorpamenti ci sarà da riqualificare qualche amministrativo destinandolo a migliorare il servizio attraverso le nostre nuove tecnologie, i progetti europei del gruppo, il marketing, l'assistenza ai passeggeri». Un unico operatore potrebbe ignorare i singoli territori? «Ogni variazione al contratto sarà decisa alla fine dalla Regione. Noi però metteremo a disposizione un nostro strumento tecnico di analisi molto avanzato e proporremo ai Comuni, non solo un tavolo operativo periodico, ma di comprare azioni anche simboliche, in modo da poter partecipare a tutto e non solo alle assemblee. FAREMO l'offerta per migliorare il servizio, limitare i costi e essere però redditivi», dichiara Bruno Lombardi, presidente di Ratp Dev Italia che si presenta tramite la sua azienda sul territorio, Autolinee Toscane. Con quale obiettivo? «Diventare partner della Regione per rendere il servizio pubblico più efficiente e più attraente anche per le imprese italiane e straniere che ci sono o che vogliano investire in Italia. Ormai la competizione si fa per città e i trasporti giocano un ruolo essenziadi 5 miliardi e 46 mila dipendenti. Conosciamo la Toscana attraverso Autolinee Toscane che ripatrimonializzeremo se vinceremo». Ma quali vantaggi assicurereste alla Regione? «Autolinee Toscane ha un unico proprietario, Ratp. Dunque Regione e enti locali avrebbero un unico interlocutore capace di riposte più rapide e adeguate, di una visione sia globale della regione che locale e di ottimizzare. In più, la grande capacità economicae finanziaria eviterebbe il rischio di un operatore che chiede modifiche a un contratto che poi si accorge di non poter sostenere». In concreto, cosa si deve offrire oggi ai passeggeri? le nella qualità della vita. Quelli su ferro anche perché creano luoghi di accoglienza che diventano elementi urbanistici. Ma in 9 anni si può proporre di farlo anche con il bus: corsie preferenziali attrezzate di fermate e paline più strutturate e semafori a ogni incrocio».