MILANO Ntv ripartisce più o meno equamente i sacrifici tra azionisti e banche al fine di promuovere il rilancio che dipende, anche, da governo e Autorità. In più chiede un intervento supplementare a Generali. Ieri presso la sede del gruppo di Italo, l’advisor Lazard e il cfo Fabio Tommasini hanno presentato ai rappresentanti di Intesa Sanpaolo, Mps, Banco Popolare e Bnp-Bnl (presente con ben quattro uomini) la manovra finanziaria necessaria per rimborsare 683 milioni di debiti, di cui il 70% relativi al leasing e il 26% di una linea senior per cassa.
DAI SOCI SOLO 50 MILIONI
Il piano prevede la disponibilità degli azionisti a intervenire versando in tempi da concordare 50 milioni (meno dei 70 ipotizzati nei colloqui preliminari) da destinare, però, per l’attività corrente e non a ripianare i debiti, mentre le banche sono chiamate a rimodulare le due linee. La prima dal 2024 al 2026 con un’opzione di altri cinque anni, con ammortamento e un meccanismo di dirottare l’eccesso di cassa a rimborso del debito (cash sweep); l’altra, addirittura di dieci anni (dal 2020 al 2030), più altri cinque anni, rimborso bullet e meccanismo cash sweep in subordine al rimborso della linea precedente.
FIDEJUSSIONI DAL LEONE
La richiesta più onerosa riguarda lo sconto sulle condizioni dei prestiti: sul leasing euribor più 20 punti base, sul senior euribor più 30, rispetto ai 270 del contratto. Ntv ha anche bisogno di fidejussioni a tendere che verrebbero chieste per un importo di 20 milioni alle Generali (5 milioni subito per l’Iva) visto che le banche hanno dato lo standstill. Fiducia sul rilascio dei certificati bianchi da Gse e su una regolamentazione dei prezzi.
La proposta secondo una prima valutazione, viene considerata da rivedere. Entro venerdì 17 nuovo incontro per ricevere da Pwc il piano industriale che dovrà sorreggere la manovra finanziaria. Martedì 14 gli istituti dovrebbero riunirsi tra loro per fare il punto e nominare l’advisor finanziario e legale. Non si sarebbe fatto cenno alla svolta manageriale: in pole position c’è Andrea Belardini, top manager di Nuance.