PESCARA L'ipotesi è maturata in queste ore ed è ancora tutta da costruire. Tanto che persino in Emilia-Romagna l'annuncio del premier Matteo Renzi ha colto molti di sorpresa. Ma per il governatore uscente dell'Emilia Romagna Vasco Errani si starebbe preparando un ruolo da «mediano» nell'Esecutivo, un posto da sottosegretario con in mano deleghe su cui Errani ha esperienza da vendere: fondi Ue e ricostruzione post-sisma. Chi conosce bene Renzi, infatti, spiega che il presidente uscente della Regione Emilia-Romagna (che ha dato le dimissioni a luglio dopo la condanna in appello per falso ideologico nella vicenda Terremerse) potrebbe entrare a far parte della cabina di regia economica voluta dal premier a Palazzo Chigi e che risponde direttamente al capo del Governo. Nucleo di lavoro di cui fanno parte il deputato Pd Yoram Gutgeld, consigliere economico di Renzi, il responsabile Economia nella segreteria del Pd, Filippo Taddei, e il bocconiano Tommaso Nannicini. In questo team di esperti entrerebbe dunque anche Errani, in qualità di sottosegretario all'Economia al posto di Giovanni Legnini, da poco eletto vicepresidente del Csm. Tra le mani, Legnini aveva le deleghe alla coesione interna ed europea, ovvero la responsabilità di gestire i rapporti con le Regioni, in particolare su tagli e spending review e l'utilizzo dei fondi Ue. In più, l'ex sottosegretario all'Economia aveva l'incarico di occuparsi anche della ricostruzione post-terremoto all'Aquila. È evidente che un ruolo di questo tipo (rapporti con le Regioni, fondi Ue e ricostruzione) sarebbe del tutto sovrapponibile all'esperienza maturata in questi anni da Errani, che è stato per due mandati anche presidente della Conferenza delle Regioni. La parola agli aquilani.