TERAMO Sono arrivati in pullmini, tutti insieme, i consiglieri delle due fazioni. Oppure in cinque compressi dentro un'auto: l'unico vero esempio di quel car pooling che in Provincia non è mai decollato. La fila dei votanti, dei 576 amministratori dei 47 comuni del Teramano, ha iniziato sin da subito ad ingrossarsi nella sala giunta del primo piano di Via Milli. Alle tredici avevano votato, a queste elezioni di II livello, in 307. Il dato finale: hanno votato 539 elettori su 576 aventi diritto con una percentuale del 93,58%.
Molti i giovani e le mamme con la carrozzina, volti freschi e giovani, di sotto i ras della politica locale che sovraintendevano le votazioni, assieme a segretari provinciali, consiglieri regionali e anche onorevoli. I risultati della disfida tra il forzista sindaco di Atri Gabriele Astolfi e l'avvocato democrat Renzo Di Sabatino (i due nella foto) si renderanno noti questa mattina ma sarà sicuramente un duello che si risolverà sul fil di lana. In teoria, col voto ponderale, il centrodestra dovrebbe possedere più voti dell'altra fazione, ma nell'occasione si sono ingenerate dinamiche politiche le più disparate. A cominciare dai malpancismi che potrebbero spostare l'ago della bilancia di alcuni sindaci della Vibrata e che non si sono ancora spenti dopo l'esito delle primarie tra De Annuntiis e Astolfi. Rivendicazioni che hanno fatto pensare agli uomini del centrosinistra verso le sei di ieri sera di avere in tasca la vittoria. Del resto l'occasione è ghiotta per molti amministratori di avanzare pretese e per i franchi tiratori di mettere in atto i propri propositi, eventualità che ha fatto dire all'assessore regionale Dino Pepe: vincerà chi avrà meno franchi tiratori. I molti consiglieri presenti per il voto hanno pure prospettato l'eventualità dell'anatra zoppa, cioè il presidente di una colorazione politica e il consiglio di un'altra. Ma tutti sono d'accordo su un punto: quella che uscirà dalle urne sarà una Provincia più vicina ai sindaci, difatti l'organismo dell'assemblea dei primi cittadini prevarrà su eventuali consiglieri con delega visto che ha poteri propositivi, consultivi e di controllo.
Ieri per di più era il compleanno di Renzo Di Sabatino: «Quello che emergerà da questa consultazione sarà una Provincia che si trasformerà in una casa dei comuni, ogni cosa verrà condivisa col territorio che avrà una voce in più, oltretutto verranno rimotivati i 300 dipendenti di via Milli, mentre per le risorse che occorreranno apriremo un tavolo con la Regione». Anche per Astolfi «la macchina amministrativa va rimotivata»: «La vacatio della politica ha prodotti danni all'ente». Se vincerà lui, dice di predisporre sin da subito una task force per intercettare le risorse e di interessare tutti i parlamentari abruzzesi.