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Pescara, 24/11/2024
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Data: 13/10/2014
Testata giornalistica: Il Tempo d'Abruzzo
Viabilità in centro. Se ne parlerà soltanto a novembre. Centrodestra pronto a dare battaglia, maggioranza ferma a metà dell’opera

PESCARA La rivoluzione d'ottobre del traffico ci sarà a... novembre. Il motivo è che nel frattempo devono accadere ancora molte cose, dal rifacimento della segnaletica sia su corso Vittorio Emanuele sia sulle strade laterali. La ditta che si occupa di installare cartelli e mettere in sicurezza il corso con l'installazione di balaustre a protezione dei pedoni ne avrà sino alla fine di ottobre, per cui la riapertura slitterà a novembre, a undici mesi dalla chiusura per il via ai lavori del cantiere (13 gennaio). Nelle prossime tre settimane, inoltre, accadrà qualcos'altro pure a livello politico perché il centrodestra sta preparando una mobilitazione contro le scelte dell'Amministrazione di centrosinistra su corso Vittorio. Alla petizione (tremila firme raccolte e depositate in Municipio), Forza Italia, Nuovo centrodestra e Pescara Futura faranno seguire un referendum per far dire l'ultima parola ai cittadini. Giocando, magari, sulle incertezze della Giunta Alessandrini che in relazione al caso di corso Vittorio è stata a dir poco ondivaga, indecisa se schierarsi con i commercianti che avevano ripudiato il centrodestra e volevano la riapertura totale alle automobili oppure quella parziale. Parlare di referendum in tema di viabilità potrebbe essere un portafortuna per il centrodestra, ricordando quanto accadde sei anni fa con il caso della rampa dell'asse attrezzato, chiusa dall'assessore alla Mobilità dell'epoca Armando Mancini e riaperta da Mascia non appena eletto sindaco, con la benedizione di Ezio Ardizzi. Ma è pur vero che sei anni non sono passati invano e le dinamiche valide allora non lo sono più ora: basta vedere come i commercianti hanno scaricato l'Amministrazione di centrodestra. Ad ogni buon conto, l'attuale opposizione ha in animo di dare battaglia sul serio, cominciando dalle tasse e continuando appunto con la viabilità. Il ritorno del traffico su corso Vittorio Emanuele riguarda le automobili soprattutto per a direzione sud-nord sul lato mare, mentre la corsia lato monte sarà percorribile solo da mezzi pubblici e di soccorso e dalle vetture dei residenti l'andatura non potrà superare i 30 chilometri orari. Quanto ai parcheggi, impossibili sul lato monte, ve ne saranno a disposizione e gratuitamente sul lato mare, dall'incrocio con via Venezia a quello con via Trieste, ma per una durata non superiore a un'ora. Se per corso Vittorio sarà una rivoluzione a metà (quella vera sarebbe stata l'apertura ai soli mezzi pubblici su entrambe le corsie), i mutamenti più importanti riguardano invece i sensi unici delle strade laterali del centro che sono comunque connesse al corso. Via Milano torna percorribile in direzione sud-nord, da via Genova a via Emilia e, in direzione nord-sud, da via Genova a via Ravenna, tornano pure i parcheggi a spina pesce fra via Trieste e via Genova. Ancora via Trieste, dove si viaggerà in direzione monti-mare, via Roma in direzione mare-monti, via Mazzini in direzione mare-monti, via Michelangelo Forti in direzione sud-nord. Come si vede, se il centrodestra ha perso le elezioni su corso Vittorio Emanuele, il centrosinistra è rimasto a metà strada, così per non mettersi contro nessuno ha finito con lo scontentare tutti.

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