PESCARA Altro che mere agenzie tecniche, come si dedurrebbe dalla lettura della legge Delrio. Per il nuovo presidente della Provincia, Antonio Di Marco, del centrosinistra, eletto l’altro ieri sera con 49.362 voti «ponderati», contro i 34.129 dello sfidante, il presidente uscente del centrodestra, Guerino Testa, le nuove Province sono ancora qualcosa di ben insediato sul territorio. «L’opinione pubblica», ha infatti sottolineato ieri mattina nel suo discorso nella Sala dei marmi della Provincia, appena dopo la proclamazione, «la incontreremo nelle strade, e parleremo loro di edilizia scolastica, di fiumi, di Bussi e tanto altro», ha precisato riferendosi in particolare alla discarica. Insomma, un benservito a chi pensava che le Province fossero sul viale del tramonto, da parte del nuovo presidente, al suo terzo mandato da sindaco di Abbateggio, il quale, in piazza Italia, durerà in carica quattro anni, mentre il Consiglio che l’altro ieri è stato eletto (12 i membri), terminerà la legislatura entro due anni. E ieri, davanti a sindaci e consiglieri comunali della provincia pescarese, oltre a dirigenti e dipendenti della Provincia, è arrivato anche Testa a fare gli auguri al neo eletto. «Sarà importante», ha esordito l’ex presidente, dispensando anche dei consigli al suo successore, « fare gioco di squadra con i sindaci. E sarà fondamentale fare squadra con tutti, sapendo che la Regione e il parlamento dovranno guadagnarsi la rielezione giorno per giorno». Ieri, sempre nella sala consiliare della Provincia, sono stati proclamati ufficialmente anche gli otto consiglieri della maggioranza, della lista Di Marco presidente, e i quattro della lista di minoranza #Provinciaprima. Gli eletti. Con 7883 voti («ponderati», in quanto i voti dell’elezione di secondo livello avevano, divisi in sei fasce, un peso specifico differente tra loro, a seconda della fascia di appartenenza) per la maggioranza di centrosinistra sono stati eletti Annalisa Palozzo, assessore al Comune di Cepagatti, poi Silvina Sarra, sindaco di Bolognano, con 6835, Luciano Di Lorito, sindaco di Spoltore, 6639, Leila Kechoud, consigliere comunale di Pescara, 6617, Gianni Teodoro, consigliere provinciale uscente, 6005, Vincenzo Cattani, sindaco di Picciano, 5890, Franco Galli, presidente del consiglio comunale di Città Sant’Angelo, 5801, ed Ennio Napoletano, vice sindaco di Penne, con 5801 voti «ponderati». I quattro della minoranza di centrodestra sono, invece, Guerino Testa, presidente della Provincia uscente e consigliere comunale a Pescara, con 6625 voti, Vincenzo D’Incecco, anch’egli consigliere comunale a Pescara, 6201, Sandro Marinelli, sindaco di Pianella, 5214 voti, e, infine, Mario Lattanzio, assessore provinciale uscente. I trombati. Gli altri candidati, non eletti, sono, per il centrosinistra, Davide Morante, che si è aggiudicati 4502 voti, Francesco Zappacorta, 3341, e Feliciano D’Ignazio, con zero voti. Per il centrodestra, invece, Ernesto De Vincentiis, 4021, Graziano Zazzetta, 2298, Maria Felice Maiorano Picone, 1334, Augusto Recchia, 854, e Gianfranco De Massis, 337. Gli altri due, oltre ad Anthony Aliano che si è ritirato poco prima della competizione, Barbara Di Giovanni ed Ettore Pirro, hanno preso zero voti.