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Data: 14/10/2014
Testata giornalistica: Il Messaggero
Nuova crociata di Cialente, lettera a Juncker e Draghi

Dopo l’ultimo schiaffo ricevuto dalla Protezione civile, in seguito all’Sos provocatorio, Massimo Cialente ha avviato la sua crociata in Europa tesa a superare lo sbarramento del 3% che consentirebbe di ricostruire contraendo un mutuo con cassa depositi e prestiti o con Bce. In relazione all’emergenza manutenzione del progetto Case, Franco Gabrielli, in una nota stringata, si è limitato a ricordare che l’emergenza post sisma è terminata il 31 agosto 2012: «Il dipartimento non ha alcun titolo a interloquire sulle richieste del Comune. Quanto alle denunciate responsabilità anche di natura manutentiva, si attendono gli esiti degli accertamenti da parte dell’autorità giudiziaria». A questo punto il sindaco intende vendere cara la pelle e punta in alto scrivendo direttamente al neo presidente della commissione, Jean-Claude Juncker, al presidente della Banca centrale europea Mario Draghi e a tutti i sindaci europei. «Chiedo, ancora una volta, e a tutti, il sostegno, che l’Unione Europea valuti la possibilità di recepire, nella sede e nella forma che sarà ritenuta più idonea, con l’intervento del Governo Italiano, la mia proposta di sindaco e di cittadino europeo: in caso di calamità naturale, riconosciuta come tale dall’Unione Europea e per la quale, quindi, sono stati concessi finanziamenti del fondo di solidarietà, lo Stato membro è autorizzato a intervenire, per l’opera di ricostruzione, con finanziamenti pari al massimo 15 volte quanto finanziato con il fondo di solidarietà, senza che questo incida sul patto di stabilità. Lo Stato membro concorderà con l’Unione Europea il cronoprogramma degli interventi e quindi degli investimenti e trimestralmente rendiconterà l’utilizzo delle spese».
«Sino a oggi gli aquilani hanno accettato di vivere una vita sospesa sulle macerie, ma senza certezze di tempi non possono più costruire un progetto di vita. L’Aquila, il suo comprensorio, stanno morendo. Credo che la ricostruzione della città, da un punto di vista economico, sia una responsabilità dell’Italia, ma da un punto di vista politico e soprattutto morale, sia una responsabilità di tutti i popoli europei». Intanto ieri la commissione Garanzia e controllo ha trattato il problema del progetto Case, calendarizzato alcune sedute. Presentata anche la relazione effettuata con rilievi termici che evidenzia il pessimo stato dei balconi sequestrati.

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