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Pescara, 24/11/2024
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Data: 14/10/2014
Testata giornalistica: Il Messaggero
D’Alfonso cerca partner per l’area di risulta

Dal recupero dei finanziamenti per il piano anti allagamenti alle risorse per fronteggiare l’emergenza frane. Poi il recupero dell’ex Cofa e dell’ex Fea, infrastrutture di proprietà regionale ma di interesse strategico per Pescara, oltre all’area di risulta. In lista anche il finanziamento della Zona franca urbana, il piano regolatore portuale e lo sviluppo viario, con il prolungamento dell’asse asse attrezzato fino al porto e il collegamento dell’aeroporto con via Tirino. Non ultima la cultura: l’obiettivo è realizzare la Città della Musica.
Di questo e altro hanno parlato il governatore Luciano D’Alfonso e il sindaco di Pescara, Marco Alessandrini, ieri, nel primo dei confronti tra Regione e i quattro capoluoghi di provincia che D’Alfonso ha messo in agenda a cominciare proprio da Pescara. «Ogni due mesi verificheremo la progressione del lavoro» ha detto il governatore. Da Alessandrini è partita la richiesta di attivare le procedure per il riconoscimento di Pescara città metropolitana per il sociale.
D’Alfonso si è soffermato in particolare su infrastrutture della Regione il cui sviluppo sarà determinante per Pescara: «A giorni si conoscerà il contraente per la demolizione dell’ex Cofa» ha annunciato. Da restituire al contesto urbano il parcheggio dell’ex Fea, «altro giacimento di valore della città». Poi la stoccata sull’area di risulta, definita da D’Alfonso «uno scandalo pubblico di 120mila metri quadrati, un museo dell’inadempienza per il quale siamo disposti a valutare forme di coinvolgimento ma su progettazione sicura». Tradotto, si cercano partner affidabili per trasformare l’area secondo un progetto finanziariamente sostenibile. S’è parlato anche di aeroporto, per il quale D’Alfonso, sul modello di Firenze, auspica «un patto con un gestore aeroportuale perché quello che conta non è la proprietà ma quanti voli ci sono e quanti biglietti riusciamo a vendere». Affrontato anche il tema della soppressione del Tar: «Sono convinto che lo salviamo, la partita definitiva si gioca al Consiglio di Stato» ha concluso.
Con il suo interlocutore Alessandrini ha parlato di decreto sviluppo, alla luce delle novità introdotte dal decreto Sblocca Italia, e anche di Piano regolatore portuale. Ma soprattutto il sindaco ha affrontato la delicata questione del dissesto idrogeologico - per la quale è stata anche inviata una lettera alla Regione in cui si evidenziano i gravi rischi per Pescara - sollecitando le risorse ex Pain, sottratte in estate e che stanno per tornare. Ma c’è un ma. «Si tratta di fondi per 2,8 milioni che verranno riprogrammati e riassegnati, ma per spenderli serve la delibera Cipe, cosa che il centrodestra ha ignorato» ha dichiarato Del Vecchio, rispondendo alle critiche di Forza Italia (si veda articolo sotto).

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