«Penso che qualche giorno in più di attesa non crei alcun problema, quello che è certo è che Renzi verrà all’Aquila e con lui la personalità giuridica che rappresenta, ovvero palazzo Chigi, il massimo del centro della responsabilità governativa». Così il presidente della giunta regionale, Luciano D’Alfonso, a margine di un evento in città. La data ipotizzata era il 15 ottobre. «Nei prossimi giorni ci verrà data contezza esatta del giorno - continua il governatore - abbiamo già un’agenda affinata, che con queste ore in più a disposizione avremo la possibilità di rendere ancora più dettagliata». «A Renzi - prosegue il governatore - chiederemo continuità dei flussi di copertura finanziaria per dare certezza alla ricostruzione delle mura e anche della vita delle imprese, e poi il potenziamento infrastrutturale all’Aquila, in provincia dell’Aquila e in Abruzzo». In primo piano anche «le tante emergenze ambientali: l’emergenza acqua dei fiumi e l’emergenza rappresenta dagli attacchi dei detrattori ambientali come le piattaforme petrolifere, che rovinano beni irripetibili che il creatore ci ha dato».
Su questo punto «noi - riferisce D’Alfonso - determineremo una difesa delle nostre prerogative, d’accordo con le altre Regioni». Il rinvio e comunque l’incertezza sulla visita del premier Renzi hanno creato nervosismo in Comune e nel partito locale. Ieri il sindaco, Massimo Cialente, ha inviato una lettera ai vertici Ue e ai capi di Stato e di Governo dell’Unione Europea per chiedere il riconoscimento dello sforamento del patto di stabilità per le spese per le calamità naturali. D’Alfonso è poi intervenuto sulla Pezzopane: «Anch’io mi sono speso per il nome di Stefania Pezzopane, punta avanzata della vertenza L’Aquila e Abruzzo. Siamo in un dialogo competitivo per trovare lo strumento migliore per consentire all’Abruzzo di segnare l’agend