PESCARA «Ma quante divisioni hanno?», s’era chiesto ieri mattina, con una citazione staliniana, il sindaco Marco Alessandrini, in riferimento ai membri del nascente comitato “Corso Vittorio” (la notizia del comitato l'ha data l'animatore del profilo Facebook, “Corso Vittorio”, Anthony Micolitti), poco prima di incontrarli, ieri pomeriggio. E insomma, qualche “divisione” i rappresentanti del corso (oltre a Micolitti, anche l’avvocato Fabrizio Canta, titolare di un negozio sulla via, è stato presente all’appuntamento), devono averla portata, visto che l’amministrazione ha annunciato, a fine summit, che al momento è allo studio la possibilità di chiudere al traffico veicolare corso Vittorio tutti i sabati pomeriggio, oltre alle domeniche. Certo, il vice sindaco, Enzo Del Vecchio, aveva annunciato la novità già in mattinata, prima ancora di aver visto le “divisioni” del pomeriggio. Fatto sta che, però, durante il vertice, al quale ha preso parte anche l’assessore al Commercio Giacomo Cuzzi, Del Vecchio non ha neanche scartato che in futuro si possa riaprire il discorso su una pedonalizzazione permanente, a patto che si trovino soluzioni nel non far gravare il traffico su altre parti della città. Ma a Micolitti e a Canta l’«apertura» sui week end pedonalizzati non è bastata. Tanto che hanno riconfermato l’intenzione di organizzare il corteo annunciato nei giorni scorsi, il quale partirà alle 17 del 25 ottobre, dall’incrocio tra corso Umberto e corso Vittorio, fino ad arrivare in Comune, dove ad attenderlo ci sarà lo stesso primo cittadino, che ieri ha confermato la sua presenza. Anzi, ieri gli organizzatori della manifestazione erano galvanizzati dal fatto che alla loro iniziativa ha aderito una serie di associazioni. Per sabato 25, avrebbero dato la loro disponibilità il Comitato Mobilità Sostenibile Marsicana, Bicincontriamoci Sulmona, il Coordinamento Ciclabili Abruzzo Teramano, il Cap -Ciclisti Anonimi Pescaresi, Salvaiciclisti, Patto per Montesilvano e Pescara Bike Polo. Evidentemente, tutte «divisioni» che hanno fatto ammorbidire la posizione dell’amministrazione, da far rivedere l’”ukase”, l’ordine perentorio, per usare ancora un linguaggio sovietico, che voleva il corso riaperto al traffico tutti i giorni. «In realtà», ha però commentato Micolitti al termine dell’incontro, «non abbiamo ottenuto alcun risultato apprezzabile. Anche perché», ha spiegato ancora, «al momento si tratta solo di un’ipotesi, quella della chiusura della strada nei fine settimana». Per questo, i rappresentati del comitato “Corso Vittorio” rimangono sul chi va là, poiché oltre ad aver confermato il corteo, hanno ribadito anche la volontà di agire attraverso le vie legali. «Nell’incontro di ieri», ha aggiunto Micolitti, «abbiamo insistito sulla tutela della salute pubblica, che potrebbe risultare danneggiata da un eventuale aumento dell’inquinamento. E pertanto riconfermiamo che se l’amministrazione non chiude alle macchine corso Vittorio, le manderemo una diffida. Poiché ora possiamo dire che noi ci abbiamo provato, attraverso il dialogo e il confronto, a far cambiare idea al Comune». Con favore, anche se ritenuta insufficiente, è stata poi accolta da Canta l’opzione della chiusura al traffico sul corso nei fine settimana. Ma con una precisazione. «L’incontro, per la possibilità di chiudere nei week end, è stato positivo. Ma noi vogliamo che il corso venga chiuso per tutti gli altri giorni».