PESCARA Il colpo grosso lo ha fatto Annalisa Palozzo, 27 anni il 20 novembre prossimo, da un anno e mezzo assessore al Comune di Cepagatti. Con i suoi 7.883 voti “ponderati” del centrosinistra è la consigliera provinciale più votata di questa prima tornata elettorale sotto il segno della legge Delrio. A Palazzo dei Marmi porta con sé una lunga esperienza nel mondo del sociale, del volontariato e della parrocchia, la passione per i temi dell’ambiente che ha studiato anche all’università e che adesso coltiva con una borsa di studio ai Laboratori del Gran Sasso di Assergi, ma soprattutto «la stima e l’amicizia» di Donato Di Matteo. È stato proprio l’assessore regionale ai Lavori pubblici della giunta guidata dal presidente Luciano D’Alfonso a sponsorizzare la giovane donna e a volerla a tutti i costi tra gli scranni del consiglio provinciale di Pescara. Lei non lo nasconde, anzi ammette schiettamente di andarne fiera: «Ha creduto in me e mi ha appoggiata, forse perché ha visto delle qualità. E per questo intendo ringraziarlo». «In queste elezioni di secondo livello», sottolinea Annalisa Palozzo, «tutti avevano dei sostenitori tra i sindaci e i consiglieri dei Comuni della provincia. Altrimenti non ci sarebbe stata nessuna possibilità di essere eletti. Ho conosciuto Di Matteo nella mia città, durante la mia attività di assessore, e l’incontro è stato determinante. Il Pd mi ha chiesto di candidarmi, perché nel percorso di rinnovamento intrapreso cercavano una persona giovane, meglio se una donna. Mi è stata vicina anche il sindaco, Sirena Rapattoni, una donna come me». Annalisa Palozzo è laureata in Scienze ambientali all’università dell’Aquila e ha conseguito la specializzazione in Monitoraggio e riqualificazione ambientale alla Sapienza di Roma. È quasi una neofita della politica (assessore a Cepagatti dall’aprile 2013), ma mostra di avere le idee chiare su come invertire la rotta. «Mi piace chi si dà da fare in questa situazione di stallo», osserva miss preferenze, «intraprendo questo cammino con l’animo attivo e propositivo. Ma due anni costituiscono un tempo limitato. E poi per fare qualcosa ci servono fondi, anche se sono ottimista guardando alla convergenza a sinistra che si è creata tra Regione, Provincia e Comuni. Per me è un bel successo che non mi sarei mai aspettata, considerata la mia età». A votarla sono stati soprattutto gli amministratori della cosiddetta fascia azzurra, quindi i Comuni al di sotto dei 3.000 abitanti della costa e dell’entroterra. Ma Annalisa Palozzo è riuscita a raccattare anche un voto “pesante” a Pescara, scalzando politici di ben lungo corso. «È un bel risultato anche a livello simbolico», rimarca la neoconsigliera, «ho studiato fuori, ma sono sempre stata attiva nel mio territorio. Una città come Cepagatti, di 11mila abitanti, può considerarsi città solo a livello numerico, ma nel concreto manca di alcuni servizi che hanno Comuni come Montesilvano o Pescara. Mi riferisco soprattutto ai trasporti. In questo dobbiamo cambiare, poiché bisogna assicurare la stessa qualità della vita a chi vive nei grandi e nei piccoli centri». Nelle sue parole si scorge l’impostazione da analista ambientale. «Come hanno ribadito D’Alfonso e il neopresidente Antonio Di Marco», prosegue, «il tema della bonifica ambientale deve essere messo ai primi posti del programma di governo. L’ambiente è la nostra casa e nessuno vuole vivere in una casa sporca». «Mi piacciono gli amministratori che si danno da fare in questa situazione di stallo e che si operano per il bene pubblico», aggiunge, «lo vedo ogni giorno sulla mia pelle e osservando i miei amici laureati che hanno difficoltà a trovare un impiego differente da un tirocinio non retribuito. Ma spero che pian piano con le riforme possa cambiare qualcosa. L’occupazione dei giovani e la lotta alla disoccupazione costituiscono una priorità. Bisogna fare in modo che una donna abbia la possibilità di costruirsi una famiglia».