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Data: 16/10/2014
Testata giornalistica: La citt
Nonni al volante degli scuolabus e del trasporto urbano. La Filt Cgil pronta a scendere in piazza. Il sindacato torna ad attaccare i Comuni di Giulianova e Mosciano

GIULIANOVA – Minacciano clamorose iniziative di piazza, il segretario provinciale e quello regionale della Filt Cgil. Davide Di Sabatino e Aurelio Di Eugenio sono tornati ieri sulla discussa circostanza che vede impiegati diversi pensionati Inps come conducenti nelle attività di trasporto pubblico. I "nonni al volante", tornati a sorpresa nel mondo del lavoro dopo la meritata messa a riposo, ingranano, frenano e sterzano senza che la Regione ed i Comuni di Giulianova e Mosciano, dove operano, abbiano nulla da obiettare.
Nei giorni scorsi, le amministrazioni coinvolte e la società Gaspari avevano rivendicato una legittimità di cui il sindacato, pur non condividendo, dice di essere perfettamente a conoscenza. Di Sabatino e Di Eugenio chiedono piuttosto ai sindaci Mastromauro e Galiffi che “con estrema leggerezza e frettolosità hanno assolto l'impresa e dispensato il Comune da qualsiasi responsabilità, se, nel corso di questi anni, abbiano mai cercato di verificare la compatibilità dei cosiddetti settantenni adibiti alla guida di scuolabus per il trasporto di bambini delle scuole d'infanzia fino alle scuole medie, con i contratti di lavoro e con le ore effettivamente retribuite.”
I vertici della Cgil sarebbero inoltre curiosi di appurare se il comune di Giulianova abbia mai verificato il rispetto, da parte di Gaspari, del capitolato d'appalto in materia di assunzione del personale. Proprio in base a quell'appalto, infatti, la stessa impresa gestirà per sette anni il servizio con una contropartita economica superiore ai 4 mi- 1ioni e mezzo di euro. Paradossale, inoltre, che la Regione prima favorisca i pensionamenti nelle proprie aziende e poi tolleri che lo stesso personale rispunti in aziende private: davvero un modo curioso, questo, di favorire l'inserimento dei giovani nel mondo del lavoro.
“Al governatore Luciano D'Alfonso vorremmo chiedere - si legge nella nota- se sia tollerabile, in un periodo di crisi e di grave disoccupazione giovanile, ignorare l'impiego, da parte delle imprese di trasporto, di personale posto non a caso anticipatamente in quiescenza (e con incentivi economici) in virtù di normative speciali che stabiliscono che l'autista di mezzi pubblici rappresenti un lavoro usurante e come tale avente diritto al pensionamento al compimento del 61° anno di età anziché dei 66/67 anni previsti per la generalità dei lavoratori.”
Il dissenso della sigla sindacale sarebbe di natura etica e morale. Nessuna autorità è finora intervenuta per interrompere l'uso indiscriminato di pensionati alla guida di mezzi pubblici che nel solo caso di Gaspari rappresentano circa il 50% del personale attivo. Il silenzio dei presunti innocenti non sarebbe però una ragione valida per rinunciare alla denuncia di una situazione a dir poco incresciosa.
All'azienda Gaspari, che ritiene particolarmente diffusa la pratica dell'utilizzo di pensionati, la Cgil ricorda che in provincia di Teramo, e nell' intero territorio regionale, nessuna impresa che beneficia di contribuzione pubblica per l'espletamento del servizio si avvale di un espediente il cui unico obiettivo potrebbe essere quello di ridurre il costo del lavoro.
Prima di coinvolgere nella protesta giovani, disoccupati e studenti, il sindacato annuncia di voler trasmettere la denuncia ai vertici regionali e al Prefetto di Teramo, nella vi va speranza che vengano ristabilite le necessarie condizioni di normalità e sicurezza. Fuori e dentro i mezzi.

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