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Data: 16/10/2014
Testata giornalistica: Il Centro
Verso la mobilitazione del 25 ottobre - Cgil e Fiom: niente per il lavoro. Si prepara la manifestazione del 25, e ci saranno anche tre dissidenti del Pd

ROMA Susanna Camusso boccia la manovra del governo Renzi e lavora alla manifestazione del 25 ottobre quando Cgil e Fiom sperano di portare in piazza San Giovanni un milione di persone. E Vera Lamonica, segretaria confederale Cgil, mentre a tarda sera non è ancora cominciato il consiglio dei ministri che dovrà varare la legge di stabilità, lancia l’allarme sulle indiscrezioni che parlano di una ulteriore tassazione dei rendimenti dei fondi pensioni, «un vero e proprio saccheggio del risparmio previdenziale». Camusso ribadisce che non è stato il sindacato a cercare lo scontro con il Governo. A partire dal Jobs act. «Se penso che a luglio il presidente del Consiglio aveva dichiarato che non sarebbe intervenuto su diritti e che non avrebbe toccato l’articolo 18, e poi a settembre quello diventa il punto fondamentale della sua iniziativa, capisco che il Governo ha cercato lo scontro», dice. Il «sogno» della Cgil sarebbe una manovra che crei posto di lavoro, dando risposta ai tanti giovani disoccupati. Ma la legge di stabilità, un mix di tagli e di diminuzioni fiscali solo ad alcuni, non porta il paese fuori dalla recessione. E anzi per il maggior sindacato italiano la manovra del governo Renzi non presenta segni di cambiamento rispetto alle finanziarie degli ultimi anni. «Siamo piuttosto delusi dal messaggio di cambiamento del governo perché poi non si traduce nelle politiche». La Camusso ha firmato ieri il referendum di Sel per cancellare il pareggio di bilancio inserito in Costituzione, diventato in questi anni «un alibi per impedire una politica di investimenti». «Abbiamo bisogno di una politica espansiva», ha ribadito. Hanno firmato il quesito anche tre esponenti della sinistra del Pd che hanno già annunciato che andranno in piazza con il sindacato: Pippo Civati, Walter Tocci e Stefano Fassina. La segretaria generale ha smentito di aver posto veti all’adesione alla manifestazione di esponenti democratici. «La Cgil ha una piattaforma e delle proposte aperte a tutti, c’è libertà di opinione e di partecipazione» dice quanto alla presunta incoerenza dei dirigenti Pd a manifestare contro il governo Camusso ha replicato: «Chiedo solo a chi condivide di partecipare». Secca smentita di Maurizio Landini a una sua discesa in politica. «Io mi sono rotto le balle perché tutte le volte che c’è una moblitazione viene fuori questa storia: faccio e continuerò a fare il sindacalista», ha detto il segretario della Fiom.

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