Il Pd: vogliamo conoscere le autorizzazioni, la sicurezza è sempre più a rischio
TERAMO Non c’è fine alle polemiche sul servizio di trasporto scolastico del Comune che questa volta torna nell’occhio del ciclone per il problema del rimessaggio, e quindi del parcheggio a piazza Francesco degli scuolabus che utilizzano l’area impropriamente come una sorta di deposito. Impropriamente poiché la destinazione d’uso della piazza è riservata all’interscambio dei passeggeri a bordo degli autobus di linea e non allo stallo permanente degli scuolabus posteggiati quando non sono in servizio. Il problema è stato posto dal capogruppo del Pd Gianguido D’Alberto che domanda sulla base di quali autorizzazioni i pullmini siano parcheggiati in piazza San Francesco. «La convenzione precedente che il Comune aveva con la ditta Fratarcangeli prevedeva espressamente che la ditta dovesse avere una rimessa a tutela della loro sicurezza e della manutenzione e più in generale a tutela dell’interesse pubblico», spiega D’Alberto. E una rimessa c’era dal momento che la Fratarcangeli aveva stipulato un’ulteriore convenzione per custodire i mezzi in un’area a Castagneto, ma quella convenzione è stata disdetta e gli scuolabus non hanno ufficialmente un deposito. «Nell’atto di proroga che l’amministrazione ha emanato per permettere la prosecuzione del servizio di trasporto scolastico», spiega D’Alberto, «il Comune puntualizza che non c’è più quest’obbligo di custodire i mezzi in una rimessa, dunque un luogo sicuro e deputato a questo. Noi chiediamo tuttavia qual è l’orientamento dell’amministrazione sulla manutenzione e custodia dei mezzi nella prossima convenzione, sulla cui bozza denunciamo peraltro un forte ritardo così come troviamo inaccettabile l’atteggiamento di titubanza dell’amministrazione nel richiedere che la ditta si attenga agli obblighi della convenzione». Il posteggio degli scuolabus starebbe creando qualche problema diplomatico anche tra gli operatori e gli autisti delle aziende pubbliche o private di trasporto titolate all’utilizzo di quell’area di interscambio. Molti conducenti lamentano il fatto che sono costretti a far salire i passeggeri sulla corsia di transito dal momento che trovano occupati gli spazi dai pulmini in sosta. Il problema di una scarsa aderenza alla vocazione di quella piazza non è costituito solo dall’occupazione degli scuolabus, ma anche dalla presenza di rimorchi per il carico e scarico merci che a volte vengono lasciati per ore in quell’area fino all’arrivo delle motrici a dispetto degli spazi riservati alle manovre dei bus di linea, costretti a operare su un percorso a ostacoli.