Il conto alla rovescia scade oggi, ci tocca pagare la Tasi e, fra chi si è già documentato e chi invece non se n’è occupato affatto, i pescaresi tutti pronti a fare i conti con la nuova tassa. «Si tratta, com’è noto, della Tassa sui servizi indivisibili - ha ricordato ieri, alla vigilia del T-day, l’assessore al bilancio Bruna Sammassimo -, che contribuisce cioè a dare parziale copertura ai costi comunali relativi a servizi socio assistenziali, di protezione civile, pubblica illuminazione, polizia urbana e verde pubblico. In un periodo critico come quello attuale sappiamo che per i cittadini rappresenta uno sforzo, ma contiamo nel senso civico sempre manifestato dai pescaresi». I quali, il 31 ottobre prossimo si troveranno faccia a faccia con un altro pesante balzello, la Tari, tassa sui rifiuti, per cui sono in corso di invio i relativi bollettini con gli importi precalcolati. Un ottobre caldissimo, dunque, per le finanze delle famiglie pescaresi. Molto più fresco, invece per i vicini montesilvanesi e di Spoltore. Il Comune di Montesilvano, infatti, ha approvato la Tasi già a maggio, durante il periodo di commissariamento, stabilendo il pagamento dell’acconto entro il 16 giugno e il saldo entro il prossimo 16 dicembre, con aliquota al 2,5 per mille (mezzo punto in meno rispetto a Pescara). Neanche a Spoltore, poi, uno dei pochi Comuni abruzzesi ad aver approvato il regolamento che disciplina l’Imposta unica comunale, nei tempi previsti dalla legge, i cittadini dovranno pagare l’acconto sulla Tasi. La prima rata della Iuc, che raggruppa Imu, Tasi e Tari, doveva essere saldata il 16 giugno scorso, con aliquota all’1,9 per mille.
Perché proprio i pescaresi i più salassati d’Abruzzo? Secondo i consiglieri comunali di centrodestra, che oggi dalle 9 e 30 saranno davanti alla sede delle Poste centrali per protestare, la colpa è dell’amministrazione Alessandrini. «Mentre si chiede ai cittadini di fare sacrifici - si legge in una nota della coalizione -, il Comune assegna incarichi e, quindi, vogliamo spiegare alla città cosa sta accadendo, attraverso una operazione verità». Secondo gli esponenti i Forza Italia, Nuovo centro destra, Pescara futura e Fratelli d’Italia porta «la firma del centrosinistra», sorvolando sul fatto che a Teramo, dove l’aliquota è fissata al 3,3 per mille, a governare e il centrodestra. Come dire, le tasse non hanno colore.