L’AQUILA La Regione dovrà pagare a Mario Amicone, direttore generale dell’Arta, l’Azienda per la tutela dell’ambiente, il vitalizio da consigliere regionale, che l’ente aveva sospeso in virtù della legge regionale 20 del 2011. Lo ha deciso la sezione giurisdizionale della Corte dei Conte accogliendo il ricorso di Amicone, rappresentato dall’avvocato Marcello Russo. La legge regionale contro cui ha opposto ricorso Amicone, stabilisce che «la corresponsione dell’assegno vitalizio è sospesa qualora il titolare dell’assegno sia stato nominato presidente, vice presidente o componente di consigli di amministrazione o revisore legale o componente di collegio sindacale, o direttore generale di enti dipendenti dalla Regione, consorzi, agenzie, aziende regionali. Il titolare dell’assegno vitalizio può comunque optare per il percepimento del vitalizio rinunciando all’indennità connessa all’incarico assunto». Secondo la Corte dei Conti però la legge non poteva essere applicata nel caso di Amicone, avrebbe dovuto essere applicata in maniera retroattiva. Amicone percepirà dunque oltre ai 90 mila euro circa lordi di direttore generale dell’Arta anche il vitalizio mensile dovuto alle due legislature di consigliere regionale (circa tremila euro), compresi gli arretrati rivalutati legalmente. L’incarico ad Amicone è stato conferito dalla precedente giunta regionale nel 2011. Secondo il contratto l’incarico ha la durata di tre anni e comunque dovrebbe decadere alla scadenza della legislatura. Amicone dunque dovrebbe passare la mano a meno che la giunta regionale non decida di riconfermarlo. Amicone è forse l’unico politico sopravvissuto al centrodestra e al centrosinistra. Settant’anni l’anno prossimo, è stato sindaco di Miglianico dal 1985 al 1993, componente del comitato di gestione della Asl di Chieti dal 1986 al 1992 e commissario del Consorzio Asi Val Pescara dal 1993 al 1994. Dal 1985 al 1995 è stato Consigliere della Provincia di Chieti, e poi presidente dal 1993 al 1995. Dal 2000 al 2005 ha ricoperto l’incarico di assessore regionale. Successivamente è stato eletto consigliere regionale fino al 2009. Nel 2011 l’incarico all’Arta.