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Data: 18/10/2014
Testata giornalistica: Il Tempo d'Abruzzo
Maragno: «Non guarderò in faccia a nessuno»

MONTESILVANO Dopo sedici giorni di riflessione, ieri mattina il sindaco di Montesilvano Francesco Maragno ha ritirato le dimissioni ed è tornato alla carica «per una città più vivibile, trasparente e onesta». Una decisione già nell’aria ormai da giorni, seppur Maragno avesse ripetuto più volte di non voler tornare sui suoi passi a causa di «un’intollerante pressione lobbistica», volta a legittimare «una cabina di regia esterna» per decidere le sorti del Comune. Ma quello che sembrava impossibile è accaduto ieri e Maragno ha scelto di restare, ricordando il suo impegno di fedeltà allo Stato, «giuramento che non posso e soprattutto non voglio tradire». Senso di responsabilità, quindi, che prescinde dalle divisioni interne nella maggioranza, spaccata lo scorso 30 settembre quando cinque consiglieri di Forza Italia hanno votato contro il rinvio del bilancio. Le parole di Maragno per i dissidenti sono molto chiare e portando a pensare che lo strappo non sia ancora ricucito. «È il momento delle azioni. Chi non se la sente, chi antepone gli interessi personali a quelli di Montesilvano, chi preferisce che siano altri a mettere la faccia sulle decisioni indifferibili ma impopolari non cercherà mai soluzioni ai problemi della comunità. La città vuole persone in grado di assumersi le responsabilità, soprattutto nei momenti difficili», ha detto il sindaco. «Non mi lascerò condizionare da chi non vuole far parte di questa squadra – ha aggiunto. Chi non vuole lavorare per la collettività è libero di scegliere altre strade. È arrivato il momento di affrontare di petto le criticità di questo Comune che rischia il dissesto finanziario», ha precisato, assicurando che «non guarderò in faccia nessuno». Per Maragno la strada da seguire è «un indispensabile e non più rinviabile percorso di risanamento», obiettivo da raggiungere con l’aiuto di «tutti quei consiglieri che hanno anteposto il bene della comunità ai propri interessi». Un riferimento chiaro al sostegno promesso – e dimostrato in aula - da alcuni consiglieri di opposizione, in particolare del Movimento 5 Stelle. Scelta che il sindaco definisce «l’apertura di persone intelligenti che vogliono bene alla loro città. Quando si porta avanti un processo di necessità amministrativa, come quello che stiamo portando avanti noi, non esiste né la destra, né la sinistra, né il centro, né i 5 Stelle. Quando offriremo ai cittadini una Montesilvano migliore – ha concluso – il beneficio sarà per tutti, indipendentemente dal colore politico».

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