MILANO Meridiana fa una parziale marcia indietro e, nell'incontro di ieri al ministero del Lavoro tra azienda, governo, sindacati e istituzioni locali, ha proposto una riduzione del numero degli esuberi di 268 lavoratori. Ma per i sindacati non basta. In ogni caso, il numero degli esuberi è così sceso a 1.366 unità. Secondo la compagnia sarda si tratta di «un significativo miglioramento in termini di contenimento degli esuberi: nel dettaglio 268 lavoratori in meno coinvolti nella procedura di mobilità». La riduzione sarebbe di 178 esuberi (di cui 37 andrebbero a tempo determinato in Air Italy), più 90 pensionabili. L'azienda ha anche chiesto la continuità territoriale 2 in esclusiva relativamente alle tratte da Cagliari e Olbia per Bologna, Torino, Napoli, Verona. «Le misure per il contenimento riguardano per la maggior parte la ricollocazione di parte del personale a fronte del piano di rilancio e pensionamenti», si legge nella nota. «Meridiana auspica pertanto che entro il 21 ottobre si possa dare attuazione a questo progetto in modo condiviso e sottolinea che il fattore tempo è fondamentale per la ristrutturazione dell’azienda». Per il vettore di proprietà di Karim Aga Khan «resta ferma la richiesta di riconoscere al proprio personale, così come avvenuto per Alitalia, un trattamento di mobilità di durata fino a cinque anni, alle medesime condizioni economiche previste oggi dalla cassa integrazione straordinaria - dunque all'80% della retribuzione - portando il periodo complessivo di sostegno sociale sino a nove anni». L'incontro si è risolto in «un nulla di fatto» perchè dalla compagnia non è stato compiuto «alcun passo avanti», è il giudizio del segretario generale della Filt-Cgil, Franco Nasso.