Forza Italia chiederà le primarie di coalizione per individuare il candidato sindaco di Chieti alle elezioni di marzo 2015. Mauro Febbo, consigliere regionale più votato del centro destra in provincia di Chieti, sembra irremovibile. «Solo con le primarie c'è la legittimazione del leader - dice Febbo - Non solo: le primarie danno al possibilità di andare sul territorio, di spiegare ai cittadini tutti i problemi che l'amministrazione comunale ha incontrato, di dire che i contributi dello Stato, dal 2010 a oggi, sono passati da 18 milioni a 800 mila euro. E di far sapere cosa si è realizzato e quali solo le proposte ed i progetti per il futuro della città». Secondo Febbo «Questa amministrazione ha fatto il possibile e anche l'impossibile vista la situazione generale, come è innegabile che ci siano difficoltà in Consiglio comunale e nella Giunta anche se la colpa non è del sindaco. La sinistra fa finta di dimenticare ciò che è successo con i tagli del governo, Di Primio, nonostante i tagli e debiti che ha trovato, ha fatto miracoli. Personalmente, e torno a ribadirlo, con lui ho un rapporto di stima e amicizia ma c'è un'indicazione forte che viene dalla città e dai partiti. Quanto alla possibilità di candidarmi - sottolinea l'esponente di Fi - la mia disponibilità c'è, se devo farlo lo farò, ma Forza Italia non è solo Mauro Febbo. Le primarie vanno fatte entro dicembre ed avranno un senso solo se di coalizione: lo dobbiamo decidere tutti insieme, in armonia. A Chieti non può ripetersi ciò che è avvenuto a Pescara altrimenti si perde. Inoltre con le primarie si decide anche quali saranno gli alleati: chi intende partecipare all'azione di governo della città va scelto subito, così si evitano i mercanteggiamenti ai quali stiamo assistendo». La risposta del Nuovo Centro Destra è gelida: «Proporre oggi le primarie ha un solo significato - dicono da Ncd - mettere in dubbio non solo il lavoro del sindaco Di Primio ma quello di tutta la sua Giunta, iniziando dai quattro assessori di Fi. Vuol dire mortificare il ruolo e il lavoro di tutti i consiglieri di Ncd, degli amici di Fi, dell' Udc, di Fdi e dei gruppi civici che appoggiano il sindaco, gruppo misto compreso, che in questi anni hanno contribuito a rendere forte sul territorio questa coalizione e con convinzione hanno sostenuto, senza cedere a ricatti e compromessi, il sindaco Di Primio e la sua amministrazione con un unico obiettivo: dare risposte ai cittadini di Chieti». Per Bruno Di Paolo «la città è ancora prigioniera del dualismo dei soliti noti mentre sarebbe opportuno e necessario un rinnovamento per ridare fiducia e speranza alla nostra comunità». Di Paolo attacca anche il Pd che «con le dichiarazioni della dirigente provinciale Chiara Zappalorto, ha confermato di voler continuare con la logica della vecchia politica: ricandidano a Palazzo D'Achille i consiglieri comunali uscenti con oltre dieci anni di attività istituzionale».