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Pescara, 24/11/2024
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20/10/2014
Il Centro
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Scuole, la Provincia sapeva. Le famiglie: pagateci il bus. L’ipotesi Pratola resta la più probabile, quattro navette per i collegamenti Arpa |
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SULMONA Già da due anni gli uffici della Provincia sapevano che quella scuola non era sicura. Lo aveva detto senza mezzi termini l’imprenditore Massimo Tomeo, titolare della Mcr, la ditta che aveva avuto in subappalto alcuni lavori per la messa in sicurezza di un’ala dell’edificio che ospita gli istituti scolastici De Nino e Morandi, con 320 studenti. E che dopo non essere stato pagato aveva dato la stura all’inchiesta denunciando tutto alla magistratura. L’impresario si era rifiutato di firmare la contabilità perché sottodimensionata rispetto ai lavori da lui effettuati, esprimendo grandi perplessità sull’efficacia strutturale di alcune lavorazioni che erano state eseguite in precedenza. Segnalazioni e carenze strutturali che sono state confermate dalle verifiche effettuate dalla Procura. Inchiesta culminata con il sequestro dell’edificio e con la chiusura della scuola disposta dalla Provincia. Nella vicenda risultano coinvolte a vario titolo sette persone per falso e truffa ai danni dello Stato. Si tratta di Valter Specchio, già direttore generale dell’Ente provinciale, Emidio Pacella, responsabile unico del procedimento dell’appalto dei lavori oggetto d’inchiesta, Domenico Palumbo, assessore ai Lavori pubblici della Provincia dell’Aquila, poi Antonio De Lellis, Simplicio Torrelli, Valentina Di Cosimo e Domenico Cifani. Intanto, proseguono frenetici gli incontri per trovare una sistemazione agli studenti sfrattati dalla scuola. Una soluzione è stata già individuata e prevede il trasferimento dei due istituti scolastici sulmonesi a Pratola Peligna. Decisivo sarà l’incontro di domani mattina all’Aquila tra le istituzioni scolastiche, quelle territoriali e il prefetto. Il piano predisposto in collaborazione dal dirigente scolastico, Massimo Di Paolo, la vicepresidente della Provincia, Antonella Di Nino, il sindaco di Sulmona, Peppino Ranalli, e il sindaco di Pratola, Antonio De Crescentiis, è praticamente fatto. Anche quello per il trasporto degli studenti da Sulmona a Pratola che sarà a carico della Provincia. Saranno 4 le navette messe a disposizione dall’Arpa. Che le famiglie vorrebbero non pagare. L’intero secondo piano dell’edificio che ospita l’Itis di Pratola, in tutto 20 classi, sarà messo a disposizione degli studenti dell'Itc De Nino e dell’Itcg Morandi: 11 aule per i ragionieri e 8 per i geometri. Più altre per i laboratori dislocate negli altri spazi della scuola. In questo modo il polo scolastico di Pratola diventerà il più importante della Valle Peligna con circa 800 studenti che graviteranno intorno al paese. Una soluzione che però non vede tutti d'accordo. Molti genitori di Sulmona, ma anche di paesi vicini come Pacentro, Pettorano e Campo di Giove, hanno espresso tutti i loro dubbi sul trasferimento a Pratola. «Non possono prendere decisioni di comodo sempre sulla pelle degli studenti», afferma Nunzio Giovannelli, «vogliamo essere coinvolti nelle decisioni e partecipare agli incontri per poter evidenziare tutti i problemi che i ragazzi si troveranno ad affrontare». Pronta la replica del preside. «L’obiettivo è rientrare a Sulmona nel minor tempo possibile», sottolinea il dirigente scolastico Massimo Di Paolo, «dalla Provincia ci è stato garantito che presto inizieranno i lavori di consolidamento dell’ala che ospitava fino a ieri gli studenti e che non è sotto sequestro. In un progetto di ripensiamo il territorio fare 10 chilometri per andare a scuola non può costituire un problema. Dietrologie, campanilismi o banali riflessioni non devono trovare spazio in questo momento. Né si deve cadere nell'errore di segregare i ragazzi in strutture che non hanno le caratteristiche di una buona scuola». Sulla stessa linea la vice presidente della Provincia, Antonella Di Nino: «Andremo in prefettura portando la soluzione più ottimale e veloce. Se sarà accettata da tutti cominceremo da subito il trasloco delle scuole che contiamo di ultimare entro mercoledì o al massimo giovedì. L'Itis di Pratola ha avuto degli interventi di uletriore messa in sicurezza nel 2011 con una spesa di 400 mila euro».
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