CHIETI Aula consiliare strapiena, ma con l’assenza rumorosa del gruppo consiliare di Forza Italia, ed una lunga standing ovation regalata ad una persona dall’indubbia statura politica e umana conclamata da tutti i presenti. L’onorevole Giovanni Legnini, fresco vice presidente del Consiglio superiore della magistratura, riceve il plauso dall’intero, o quasi, consiglio comunale, riunitosi ieri in seduta straordinaria e solenne. Questo perché tra i banchi del consiglio è spiccata l’assenza, secondo molti strategica, dei tre consiglieri in quota Forza Italia, l’onorevole Fabrizio Di Stefano, il capogruppo Emiliano Vitale e Stefano Maurizio Costa. Entrato in aula, ad onor del vero, a consiglio ormai concluso e subito dopo l’invettiva lanciata al microfono da Giovanni Di Paolo. Il consigliere del gruppo Chieti per Chieti, nel congratularsi con l’onorevole Legnini per l’importante carica ricevuta, attacca Forza Italia. «Ho sentito parlare i miei colleghi di aula riunita. Mi auguro che l’assenza di un gruppo di spicco della maggioranza» dice Di Paolo «sia casuale». In aula piomba il gelo che, però, dura pochi istanti. Ovvero il tempo necessario al sindaco per prendere il microfono e dare il giusto tributo all’onorevole Legnini sottoforma di parole e di una targa in cui viene scolpita la gratitudine espressa al vice presidente del Csm “con orgoglio e stima.” L’AULA CONSILIARE. Era stracolma di autorità civili e militari. L’onorevole Legnini ha fatto il suo ingresso nella sala consiliare accompagnato dal prefetto Fulvio Rocco de Marinis. Subito dietro, il questore di Chieti Felice La Gala, il procuratore capo di Chieti, Pietro Mennini, il comandante della legione carabinieri Abruzzo, Claudio Quarta e il neo comandante provinciale dei carabinieri Luciano Calabrò. Presente con tanto di fascia istituzionale anche il neo presidente della Provincia Mario Pupillo, alla prima uscita ufficiale. Nel pubblico, poi, tanti volti noti del Pd provinciale, i vertici della consulta cittadina delle associazioni capeggiata dal presidente Mario D’Alessandro e Bruno Di Paolo, leader di Giustizia sociale. GLI INTERVENTI. Si sono susseguiti interventi a ritmo incalzante sotto gli occhi dell’onorevole Legnini. Ha rotto gli indugi Alessio Di Iorio, capogruppo del Pd. «Questo consiglio è un atto doveroso nei confronti di una persona che ha dato tanto alla città e al nostro territorio. Oggi un teatino» dice Di Iorio «ha la possibilità di cambiare le cose per la nostra nazione. Siamo davvero orgogliosi». Formulano le migliori congratulazioni a Legnini, poi, il capogruppo dell’Udc Mario De Lio, il consigliere del Pd Gabriele Salvatore, Vincenzo Ginefra e Giuseppe Di Labio, capogruppo del Popolo di Chieti. Enrico Bucci, del Gruppo misto, ricorda i trascorsi al governo della città con l’onorevole Legnini mentre chiosa il sindaco sottolineando il ruolo da protagonista e da attivo riformatore che attende l’onorevole Legnini. «I nostri rapporti sono stati sempre rispettosi. L’incarico conferito a Legnini è un fatto positiv» afferma Di Primio- «per l’intero Abruzzo». IL FESTEGGIATO. Legnini prende la parola facendo trasparire emozione e riconoscenza verso i presenti in aula. «Vi sono grato per questa giornata che mi sta facendo ricordare le emozioni vissute durante i miei otto anni di consiglio comunale. Il mio impegno» assicura Legnini«sarà caratterizzato dalla condivisione e dalla terzietà con cui affronterò questa carica istituzionale di enorme responsabilità. Mi aiuteranno la tenacia e il rigore etico trasmessomi dalla mia famiglia di umili origini». Preso fiato l’onorevole Legnini anticipa gli obiettivi del suo incarico al Csm. «L’indipendenza, l’autonomia e la libertà dei magistrati italiani costituisce» spiega Legnini «la più preziosa garanzia per i cittadini, in particolare per i cittadini deboli, di poter far valere i propri diritti e di poter far valere la propria libertà». Anche dallo scranno del Csm rimarrà un occhio di riguardo per l’Abruzzo e per Chieti. «Sui temi alti, con discrezione, esprimerò» promette Legnini- «sempre una parola in più per questa terra». IL SOLE 24 ORE. La festa è stata però «disturbata» da una notizia apparsa proprio ieri mattini sulle pagine di un noto giornale finanziario. In un’indagine pubblicata dal quotidiano il Sole 24 Ore, il Comune di Chieti finisce al settantaquattresimo posto in Italia per capacità di riscossione dei tributi. In pratica le casse comunali potrebbero essere più «fornite» se l’Ente pretendesse i pagamenti dovuti per affitti di locali di sua proprietà e quantaltro. Esattamente ciò che hanno contestato i revisori dei conti all’ente nel bocciare il bilancio di previsione 2014 pronto a passare sabato al vaglio del consiglio comunale.