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Pescara, 24/11/2024
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Data: 21/10/2014
Testata giornalistica: Il Tempo d'Abruzzo
«Soldi da restituire agli abruzzesi, non da sprecare». Forza Italia: «Se la maggioranza non ci appoggerà faremo ostruzionismo a oltranza»

PESCARA «Non permetteremo alla Regione targata centrosinistra di spendere 32 milioni e mezzo per fare marchette anziché destinarli a tagliare le tasse degli abruzzesi». Più che una minaccia, quella di Forza Italia è una promessa solenne firmata dal capogruppo Lorenzo Sospiri e dai consiglieri Mauro Febbo e Paolo Gatti. Il casus belli è la legge 32 subito dopo la certificazione del pareggio di bilancio sulla Sanità. «Cosa che ha permesso di liberare risorse destinate all'abbattimento della tassazione agli abruzzesi con un taglio di 32,5 milioni di euro relativi all'addizionale Irpef e all'Irap per le imprese». La legge, ha ricordato Febbo, fu "osservata" dal Governo per un errore degli uffici tecnici regionali, «ma la Regione - ha spiegato l'ex assessore all'Agricoltura - avrebbe dovuto e potuto presentare opposizione. Non avendolo fatto, D'Alfonso e soci sperano che la legge decada così da poter utilizzare quei 32,5 a proprio piacimento».

Secondo Sospiri, dietro il mancato ricorso si nasconde «la volontà di accontentare gli amici e gli amici degli amici». Insomma, il clima nei palazzi della Regione è sempre torrido e sulla questione lo stesso Sospiri annuncia: «Noi facciamo la proposta auspicando di trovare ascolto presso la maggioranza di centrosinistra, ma se così non fosse saremmo costretti ad attuare un ostruzionismo a oltranza. E poi vediamo se riusciranno ad approvare il bilancio entro il 31 dicembre 2015».

La legge 32 di cui parlano gli "azzurri" è finalizzata a liberare risorse per la determinazione delle aliquote dell'addizionale Irpef e dell'Irap per il 2014. Febbo, presidente della commissione di Vigilanza del Consiglio regionale, sottolinea che «la legge 32, approvata il 29 aprile, è stata fortemente sostenuta dal tavolo di sviluppo che comprende anche le organizzazioni sindacali, professionali e commerciali ed è stata approvata all'unanimità dall'assise regionale, e la stessa Uil ha chiesto la restituzione delle tasse agli abruzzesi. Non ci vengano a raccontare che vogliono utilizzare i fondi per fare fronte ai tagli previsti dalla nuova legge di stabilità appena varata: i tagli alle Regioni riguardano il 2015 e non certo il 2014. Inoltre, il prossimo anno, grazie al lavoro svolto dalla Giunta Chiodi, si libereranno risorse per 65 milioni di euro da destinare agli investimenti, mentre saranno oltre 110 milioni nel 2016. Non c'è alcuna necessità di aumentare le tasse agli abruzzesi, semmai riteniamo sarebbe opportuno restituirle».

Da parte sua, Gatti, vice presidente del Consiglio regionale, sottolinea come

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