PESCARA Non si tratta ancora di debiti accertati, perché su questo lavorerà un'apposita commissione. Ma dopo la ricognizione effettuata sulle controllate e partecipate della Regione, il quadro che emerge è quello che si temeva: ci sono 226 milioni di euro che ballano tra posizioni debitorie e potenzialmente debitorie risalenti alle 26 società monitorate. Per l'esattezza la cifra complessiva ammonta a: 225.888.376,71 secondo la distinta fatta pervenire attraverso i vari settori al governatore Luciano D'Alfonso. Tutto messo nero su bianco con una delibera di presa d'atto della giunta regionale in cui sono riportate sia le esposizioni debitorie delle società che il patrimonio netto. La situazione più pesante si registra nel settore Trasporti, infrastrutture e mobilità, dove le controllate Arpa, Gtm, Fas (Ferrovia Adriatica Sangritana), Sir (in liquidazione) e Saga, accumulano complessivamente una esposizione pari a 117.262.763,09 euro. Nello stesso settore le partecipate Ente Porto di Giulianova, Circolo Nautico Vallonchini, Majella spa e Gran Sasso Teramano, sono esposte per 2.634.310,8.
Nel comparto Politiche per la salute spicca il Consorzio Mario Negri Sud (ora Fondazione), con un’esposizione di 8.040.861. Le due partecipate che fanno capo allo Sviluppo economico (Eurosviluppo e Centro Ceramico Castellalto) sono esposte per 1.294.336,74. Tra le controllate ci sono invece Fira e Abruzzo Sviluppo, con ben 48.816.589. Poi si passa alle partecipate delle Politiche Agricole: Codemm, Lanciano Fiere, Crab, Consorzio Ricerca innovazione tecnologica, qualità e sicurezza degli alimenti; Ambiente e sviluppo (in liquidazione), per complessivi 5.730.293,58, e le controllate Cotir, Crivea, La Valle della Pescara (9.171.876,55). Per la Struttura speciale di supporto, spicca la controllata Abruzzo Engineering (anche questa in liquidazione), con una esposizione pari a: 32.937.346. Si cambia rotta invece nel settore Politiche attive del lavoro, dove il Consorzio Polo Universitario di Sulmona e del Centro Abruzzo è l'unica tra le 26 società controllate della Regione ad avere una posizione debitoria pari a zero. Tra le partecipate figura nella stessa posizione (zero esposizione) il Consorzio di gestione dell'Area marina protetta Torre del Cerrano (Affari della Presidenza). Tutto passa adesso nelle mani di un apposito gruppo di lavoro istituito con la stessa delibera di giunta al fine di acquisire ulteriori elementi sul patrimonio economico-finanziario dell'ente. Dopo occorrerà lavorare di cesello. O con l'ascia.