«Dal 18 marzo 2014 al 14 giugno, gli agenti della Squadra mobile, avendo fondato motivo di ritenere che l’area aeroportuale dello scalo di Preturo potesse essere teatro di un illecito traffico di rifiuti anche pericolosi e radioattivi o comunque di uno smaltimento illecito di rifiuti con interramento degli stessi, posizionavano una telecamera sulla testa della pista di atterraggio». Parte da questa annotazione della ricerca di un traffico anche di sostanze radioattive, l’indagine della Dda che ha portato a effettuare il sequestro di un’area di 4 mila metri quadrati, come precisa la società Xpress, e non di 20 mila come sostenuto dalle Forze dell’ordine. Una nota evidenziava che l’ispezione del terreno con la tecnica a pettine non aveva evidenziato la presenza di sostanze radioattive.
Nella stessa relazione viene però indicato che in caso di un rifiuto radioattivo a basso tempo di decadimento, lo stesso dopo un certo lasso temporale non sarebbe rilevabile. Emerge come nel luglio di quest’anno la Forestale richiedesse alla Xpress la certificazione inerente i materiali utilizzati per il rilievo del piano di campagna situato nella pista 36: «La società non consegnava alcun documento attinente gli scarichi documentali, producendo solo due certificati di conformità datati 6 settembre 2013, ben precedente agli scarichi illeciti».
Secondo gli investigatori, le due società incaricate di trasportare i rifiuti prelevati da alcuni cantieri non avevano i formulari per il trasporto. «Io mi occupo di attività di marketing e commerciale - ha commentato Ignazio Chiaramonte, indagato con Giuseppe Domizio Musarella, Mario Corridore, Piero Negrini, Rachele e Antonio Lunari -. Vedere il mio nome associato ad attività criminose legate anche alla sofferenza del territorio oltre a ledere la mia immagine mi avvilisce in primis come uomo oltre che come professionista. Ho fatto dell’etica morale uno stile di vita grazie anche all’educazione ricevuta dalla mia famiglia. Mi auguro che si chiarisca al più presto la posizione mia e quella della società».