Dieci minuti accanto al premier, in Senato, per dirgli che no, così la ricostruzione non può andare avanti, senza soldi e con la governance decapitata. Stefania Pezzopane incalza Matteo Renzi e riesce a strappargli qualche promessa, ovvero che il governo è intenzionato a garantire le risorse e che visiterà L’Aquila, ma solo quando saranno sciolti alcuni nodi, «con risultati concreti, evitando inutili strumentalizzazioni del dolore, per il profondo rispetto che ha della nostra terra». In concreto la partita si gioca nella legge di Stabilità in discussione. Renzi ha detto che il governo presterà la massima attenzione agli emendamenti sulla ricostruzione. «D’altronde, non a caso - dice la Pezzopane - nel Decreto Sblocca Italia, su sollecitazione mia e dei sindaci, sono stati inseriti 250 milioni immediatamente spendibili nel 2014». C’è spazio anche per qualche stilettata: «Certo - dice la Pezzopane - non ci troveremmo in questa penosa situazione se nel 2009 fosse stata approvata la tassa di scopo proposta dal Pd e bocciata dal centrodestra. Nell'incontro con i sindaci di tutto il territorio terremotato, convocato dal coordinatore Emilio Nusca- conclude la senatrice- abbiamo messo a punto diverse collaborazioni ed iniziative, peccato che al dialogo con i sindaci eravamo solo in tre, dei 21 parlamentari abruzzesi. E guarda caso solo del Pd e di Sel. Forse chi in questi giorni si agita tanto nel centrodestra, dovrebbe sensibilizzare i propri parlamentari ad essere più attenti nei confronti di amministratori locali e di territori». Chi si agita è certamente Guido Liris, di Forza Italia, al quale ieri ha teso una mano Pietrucci del Pd: «L’impegno del Pd nazionale è stato un giusto passo. Ma ribadisco anche questa è una procedura che non deve più ripetersi. Direi che questo è il caso, anzi direi che mai come in questo caso si debba percorrere una strada comune verso l’obiettivo indispensabile di ricostruire la città e i comuni del cratere con coperture finanziarie certe e stabili». Passaggio che passa anche attraverso l’interlocuzione con l’Ue: Cialente ha annunciato che chiederà un incontro appena sarà operativa la nuova Commissione per sostenere l’esclusione dei fondi per le calamità dal Patto di stabilità.