L’AQUILA Pd amico o tiranno? La ricostruzione che langue, le risorse a singhiozzo e le mancate risposte del governo, oltre all’ennesimo rinvio della visita in città del premier Renzi, dividono il partito a livello locale. Così, se per la senatrice Stefania Pezzopane «Renzi mi ha assicurato la massima attenzione del governo nella legge di Stabilità», l’esponente civatiano dello stesso partito, Paolo Della Ventura, passa all’attacco: «L’Aquila e la ricostruzione non sono una priorità di governo e Pd nazionale». PEZZOPANE. «Il presidente del Consiglio, con il quale ho avuto un colloquio in Senato, mi ha assicurato di persona che il governo è intenzionato a garantire i flussi economici per la ricostruzione», afferma la senatrice. «Già nell’incontro romano il vicesegretario Lorenzo Guerini ci aveva dato ampie conferme sull’impegno del Pd. Lo stesso Renzi mi ha voluto rassicurare. Nella Legge di Stabilità il governo presterà la massima attenzione agli emendamenti che presenteremo, a testimonianza di quanto questo esecutivo sia sensibile alle richieste del nostro territorio. D’altronde, non a caso nel Decreto Sblocca Italia, su sollecitazione mia e dei sindaci, sono stati inseriti 250 milioni immediatamente spendibili nel 2014 come importante segnale di attenzione. Per quanto riguarda la sua visita all’Aquila, il presidente ha voluto sottolineate che sarà in Abruzzo quando alcuni nodi saranno sciolti. Verrà con risultati concreti, evitando inutili strumentalizzazioni del dolore, per il profondo rispetto che ha della nostra terra e della nostra tragedia. Certo, non ci troveremmo in questa penosa situazione se nel 2009 fosse stata approvata la tassa di scopo proposta dal Pd e bocciata dal centrodestra. Nell’incontro con i sindaci di tutto il territorio abbiamo messo a punto diverse collaborazioni e iniziative, peccato che al dialogo coi sindaci eravamo solo in tre, dei 21 parlamentari abruzzesi. E guarda caso solo del Pd e di Sel. Forse chi in questi giorni si agita tanto nel centrodestra, dovrebbe sensibilizzare i propri parlamentari a essere più attenti nei confronti di amministratori locali e di territori». DELLA VENTURA. La minoranza Pd la pensa diversamente. «Questo governo è del tutto inadeguato a gestire il Paese e le emergenze dei territori che le affrontano, a partire dalla ricostruzione; e questo partito nazionale, inadeguato insieme con il governo». Lo scrive Paolo Della Ventura (assemblea nazionale Pd, segreteria comunale e provinciale). «Dal terremoto sono passati 4 governi (Berlusconi, Monti, Letta e ora Renzi) e 66 mesi, senza che, tuttavia, ci siano norme di legge – una legge organica – che prevedano fondi certi fino alla fine, in tempi certi. Che è ciò, peraltro, per cui siamo stati in prima linea dal 2010, a chiederla a gran voce in tutta Italia; voce via via diventata più debole, col passare del tempo, e il succedersi di altre catastrofi ambientali, quasi come se fosse fuori luogo. Nello scorso dicembre (eravamo alla prima assemblea nazionale, e stava nascendo il partito post-congresso), chiesi a Renzi di riportare il problema fondamentale della ricostruzione al centro dell’agenda politica nazionale. Non è stato così, neanche dopo che il segretario è diventato presidente del Consiglio. D’altra parte ha disdegnato Genova, in questi ultimi giorni, così come da tre anni sta disdegnando L’Aquila e i comuni colpiti dal terremoto. Ogni sei mesi bisogna ricordare cos’è successo e spiegare ai vertici (di governo e di partito) cosa sia necessario. A oggi mancano le risorse e governance e relativa filiera non sono state ridefinite».