L’Enac, con una nota del 21 ottobre scorso ha chiuso al traffico aereo lo scalo dei Parchi, per l’indagine della Forestale (nella foto tonda), fino alla giornata di oggi. Intanto sulla spinosa vicenda, si è scatenata la bagarre in Consiglio comunale con una guerra di ordini del giorno e maggioranza in fuga. Il consigliere Ettore Di Cesare ha presentato un ordine del giorno teso a impegnare l’amministrazione a chiedere un parere ai propri uffici legali per valutare la possibilità di rescindere la convenzione con il gestore, la società Xpress, per eventuali danni subiti. Il capogruppo Pd, Maurizio Capri, per contro, ha presentato un proprio ordine del giorno, più soft nei contenuti, ma non ammesso dalla presidenza poiché presentato fuori termine.
La discussione si è dunque concentrata sul documento di Di Cesare che la maggioranza non ha dimostrato di digerire nonostante le proposte di limatura avanzate dal consigliere Giuliano Di Nicola. Poi il colpo da maestri: su proposta del consigliere Enrico Perilli, approvata all’unanimità, si è deciso di chiudere i lavori e rinviare la discussione alla conferenza dei capigruppo per approfondire i contenuti della convenzione sottoscritta con il conduttore. «Ancora una volta dinanzi a problemi spinosi - ha commentato Giorgio De Matteis (nella foto sotto) - il sindaco e la maggioranza hanno preferito fuggire anziché assumere le proprie responsabilità».
«Al di là dello sperpero di denaro pubblico, è penoso vedere infatti che ancora una volta la nostra città assurge alle cronache nazionali per vicende incredibili - commenta il gruppo di Appello per l’Aquila -. La responsabilità politica di questa pesantissima situazione è innegabilmente dell’amministrazione comunale a cui oggi, a ben vedere, avevamo offerto la possibilità di un cambio di strategia. Per l’ennesima volta non si è voluto dar ascolto a proposte ragionevoli che vanno a tutela dell’intera città. Oramai i destini dell’aeroporto e del suo gestore sono indissolubilmente legati a quelli dell’amministrazione Cialente: dopo di oggi infatti nessuno potrà dire non sapevo». Verifiche degli investigatori sono intanto in corso sulle ditte che hanno scaricato i rifiuti nell’area aeroportuale sequestrata.